Torniamo a parlarvi di esodati. Finalmente anche il terzo round è concluso: il decreto interministeriale del 22 aprile 2013 è stato pubblicato sulla G.U. del 28 maggio e stabilisce chi sono gli esodati del terzo decreto: 10.130 lavoratori che andranno in pensione con il regime previsto prima della Riforma Fornero.
Chi sono gli esodati del terzo decreto?
Cerchiamo di fare luce su coloro che rientrano nel terzo decreto di salvaguardia, ovvero i lavoratori che hanno maturato i requisiti per andare in pensione dopo il 31 dicembre 2011:
- A. I lavoratori il cui rapporto di lavoro è terminato entro il 30 settembre 2012 e che sono stati collocati in mobilità ordinaria o in deroga a seguito di accordi governativi o non governativi, siglati entro il 31 dicembre 2011, nonché quelli che abbiano perfezionato i requisiti utili al trattamento pensionistico entro il periodo di fruizione dell’indennità di mobilità ovvero durante il periodo di godimento dell’indennità di mobilità in deroga e in ogni caso entro il 31 dicembre 2014;
- B. I lavoratori autorizzati alla prosecuzione della contribuzione volontaria entro il 4 dicembre 2011, con almeno un contributo volontario accreditato o accreditabile alla data di entrata in vigore del decreto Salva Italia (decreto legge n. 201/2011, convertito con modificazioni dalla n. 214/2011), ancorchè abbiano svolto, successivamente alla medesima data del 4 dicembre 2011, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato dopo l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, a patto che sussistano due condizioni: abbiano conseguito dopo il 4 dicembre 2011 un reddito annuo lordo totale non superiore a € 7.500 (riferito alle attività suddette) e abbiano perfezionato tutti i requisiti utili per la decorrenza del trattamento pensionistico entro il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto Salva Italia;
- C. I lavoratori il cui rapporto di lavoro si è concluso entro il 30 giugno 2012, in base ad accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo, siglati dalle organizzazioni sindacali entro il 31 dicembre 2011, anche se hanno svolto, dopo la cessazione, qualsiasi attività non riconducibile a rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, purchè si verifichino le seguenti condizioni: abbiano conseguito dopo il 30 giugno 2012 un reddito annuo lordo totale non superiore a € 7.500 (riferito alle attività suddette) e abbiano perfezionato tutti i requisiti utili per la decorrenza del trattamento pensionistico entro il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto Salva Italia;
- D. I lavoratori autorizzati alla prosecuzione della contribuzione volontaria entro il 4 dicembre 2011 e collocati in mobilità ordinaria alla predetta data, a condizione che perfezionino i requisiti utili alla decorrenza del trattamento pensionistico entro il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto Salva Italia.
Come presentare la domanda?
Cosa devono fare i 10.130 salvaguardati? Devono inviare la domanda di accesso alla salvaguardia entro 120 giorni a partire dal 28 maggio 2013, data di pubblicazione del terzo decreto nella G.U., alla direzione territoriale del lavoro (DTL) territorialmente competente.
Secondo i calcoli la domanda deve essere presentata entro il 25 settembre e l’INPS dovrà provvedere al monitoraggio delle istanze, tenendo conto di alcuni criteri di precedenza, quali:
- la data di conclusione del rapporto di lavoro per coloro che sono stati collocati in mobilità ordinaria o in deroga;
- la data di conclusione del rapporto di lavoro precedente l’autorizzazione ai versamenti volontari per coloro che sono stati autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione;
- la data di conclusione del rapporto di lavoro per i lavoratori della categoria C.
La ripartizione dei 10.130 esodati
I 10.130 salvaguardati saranno così ripartiti:
- 2.560 lavoratori in mobilità ordinaria o in deroga (categoria A);
- 1.590 lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria (categoria B);
- 5.130 lavoratori cessati (lettera C);
- 850 prosecutori volontari in mobilità (lettera D).
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