Chi è stato minacciato dai no green pass?

Giorgia Bonamoneta

31 Agosto 2021 - 20:53

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Sono in aumento i casi di aggressione e minacce verbali ai danni di chi difende vaccini, medicina e l’uso obbligatorio del green pass per attenuare gli effetti della pandemia.

Chi è stato minacciato dai no green pass?

In questi giorni l’Italia sta assistendo a un aumento di violenza da parte dei gruppi no green pass, spesso associabili e associati ai precedenti gruppi “no vax” e “no tamp” dei quali abbiamo descritto le motivazioni, ma soprattutto le origine legate al gruppo di riferimento, ovvero la W rossa.

Questi gruppi si riuscono su Telegram, sotto nomi altisonanti come “Stop dittatura” e in queste piazze digitali pensano, organizzano e metto in scena proteste numerose e, alle volte, violente, come il caso del banchetto del Movimento 5 Stelle assaltato dai manifestanti a Milano.

Domani è prevista in 54 città una grande protesta contro l’uso obbligatorio del green pass sui mezzi di trasporto, un uso tutto sommato limitato a pochi mezzi specifici. Anche questa iniziativa è stata organizzata su gruppi Telegram, luoghi al cui interno alcune persone fomentano (a discapito di chi vuole pacificamente esercitare il proprio diritto a manifestare) l’odio verso determinate persone. C’è chi è stato minacciato verbalmente, come Luigi Di Maio, chi inseguito sotto casa come Matteo Bassetti e chi aggredito, come il collega di RepubblicaTv. Il Governo è chiamato ora a rispondere della crescente violenza verso chi è in prima linea.

Chi è stato minacciato in questi giorni e perché?

Non è violenza indiscriminata quella di determinati soggetti “no green pass” e “no vax”. Le persone prese di mira fisicamente o verbalmente da aggressioni e minacce sono coloro i quali parlano apertamente di vaccini, vaccini obbligatori, uso esteso del green pass e altre pratiche di controllo della pandemia.

Questo tentativo di controllare la diffusione della pandemia è visto da alcuni come un ritorno alla dittatura - spesso definita sanitaria ma in altri casi definita addirittura nazista - e chi la combatte si sente nel giusto, tanto da giustificare le proprie azioni violente.

Francesco Giovannetti, aggredito per delle domande:

È il caso dell’aggressione fisica subita dal cronista di RepubblicaTv Francesco Giovannetti. L’aggressore è un collaboratore scolastico di 57 anni che stava protestando insieme ad altri contro il green pass oblbligatorio nelle scuole. Il cronista si è spostato di gruppo in gruppo, tra qualche intervista e molti no; infine è arrivato nei pressi del suo aggressore, che lo ha prima minacciato a parole con frasi come “ti taglio la gola” e in seguito ha agito. Giovannetti racconta:

Il primo mi ha colpito sulla fronte e sullo zigomo. Dal dolore che ho iniziato a sentire durante il resto della giornata, uno deve essere andato a segno sulla mandibola. E almeno un paio sono arrivati tra la schiena, le spalle e la nuca, mentre stavo cercando di difendermi. Per fortuna qualcuno è riuscito a bloccarlo e a togliermelo di dosso, perché i suoi colpi puntavano a fare male. Volevano fare male.

Matteo Bassetti, inseguito sotto la propria abitazione:

Riesce invece a fuggire l’infettivologo Matteo Bassetti, sempre in prima linea in difesa del vaccino. Lo ha raccontato a L’aria che tira proprio oggi: “Un signore mi ha riconosciuto e ha iniziato a insultarmi”. Il medico non ha risposto alla provocazione, ma questo ha reso più aggressivo il suo inseguitore, che è stato raggiunto dalla squadra della Digos che Bassetti ha a disposizione proprio per casi simili.

Non è la prima volta infatti che viene insultato e minacciato, il suo numero di telefono è alla mercé dei gruppi Telegram dove gira da mesi. Bassetti, dopo l’evento, ha chiesto una presa di posizione da parte del Governo. “Ieri ho capito tante cose - ha aggiunto - Ci sono dei partiti politici che secondo me hanno una posizione molto grave”.

L’aggressione potrebbe essere stata esortata da uno dei gruppi Telegram contro lo Stato, contro i vaccini, contro la scienza. Il nome di Bassetti (se si effettua una ricerca su questi gruppi) spunta vicino a insulti e minacce e a frasi come “Secondo voi è giusto andarci sotto casa?”.

La risposta del Governo

È forse Luigi Di Maio il personaggio politico maggiormente attaccato, infatti le aggressioni verbali nei suoi confronti sono tra le più gravi: “Un altro infame da giustiziare”, “È necessario il piombo”, “Devi crepare” e simili minacce. Il Governo, dopo gli ultimi avvenimenti, sta iniziando a condannare gesti e parole simili, ma non abbastanza.

Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno, ha deciso di riunire il Centro di coordinamento per le attività di monitoraggi, analisi e scambi di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori. L’idea è di discutere e analizzare gli episodi avvenuti, senza limitare in nessun modo le manifestazioni, che sono un diritto, ma neanche senza poter limitare i gruppi Telegram in alcun modo.

Per i no vax tutti i vaccinati sono dei traditori ignoranti

Non è difficile leggere i messaggi che si scambiano in questi gruppi, chiunque può accedervi anche senza iscriversi, ma non è mai una buona idea. L’ideologia alla base è quella del “noi contro loro”, con un “noi” fatto di non vaccinati, persone che non credono nello Stato, nella pandemia, nella scienza e nella medicina (ci sono anche i pacifici che limitano la loro battaglia ideologica contro il green pass, ma sono una rarità) e un“ loro” fatto di tutti gli altri. Anche i loro idoli, dicono, sono “caduti in basso per ottenere qualche voto in più”.

Sì, anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni, prima osannati come gli unici veri politici in grado di guardare senza l’occhio dell’interesse economico alla pandemia, ora sono attaccati al pari degli altri, se non peggio. “Traditori” è il termine che viene più usato per indicarli, ma anche “complici” e “collaborazionisti”. “Ignoranti” tutti gli altri che hanno fatto il vaccino. Un grido sopra tutti emerge “SVEGLIATEVI!” e, dall’altra parte della barricata, arriva lo stesso identico invito: svegliatevi.

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