Chernobyl 33 anni dopo

Gennaro Ottaviano

27 Aprile 2019 - 00:24

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Il 26 aprile del 1986 l’esplosione del reattore 4 cambiò la vita di migliaia di persone. Oggi una serie TV prodotta da HBO e SKY vuole ricordare il tragico evento

Chernobyl 33 anni dopo

Sono trascorsi 33 anni dall’evento che sconvolse il mondo e che aprì gli occhi di tutti sulla pericolosità dell’energia nucleare. Il 26 aprile del 1986 all’1.23 di notte, un malfunzionamento dovuto a un test, produsse l’esplosione del reattore 4 con la fuoriuscita di materiale radioattivo. A distanza di 33 anni il sarcofago che contiene le tonnellate di polveri è ancora lì a ricordare il tragico evento. Il 10 giugno per non dimenticare come la vita di tutti sia cambiata dopo questa tragedia, una produzione HBO e SKY ricorderà in 5 puntante l’evento.

La storia di un disastro evitabile

Centrale nucleare Lenin, 18 chilometri da Chernobyl. Ore 1:00 circa del 26 aprile del 1986. Durante il turno di notte è stato stabilito di dover eseguire un test di sicurezza al reattore 4 per verificare se potesse funzionare anche in caso di riduzione di energia. Per la verifica era necessario ridurre in maniera significativa la potenza del reattore senza però scendere al di sotto della soglia minima che avrebbe reso instabile il reattore. Nonostante ciò si decise, per errore, di procedere testando il reattore anche ai livelli critici. La presenza di un difetto di progettazione fino ad allora sconosciuto, unito a decisioni sbagliate dei tecnici, all’1:23 produssero l’evaporazione dell’acqua all’interno della turbina di raffreddamento. A questo punto gli ingegneri commossero uno dei tanti errori cercando di spegnere il reattore con il sistema di emergenza. Ma la procedura non riuscì e le barre di cadmio non abbassarono la temperatura ma innestarono una reazione a catena con una salita della pressione e della temperatura. Due esplosioni si susseguirono. La prima sbalzò il tetto del reattore di oltre 1000 tonnellate in aria. La seconda liberò circa 50 tonnellate di carburante nucleare nell’atmosfera. La tragedia era ormai avvenuta.

Le conseguenze sulle persone

Le radiazioni sprigionate furono elevatissime. Chernobyl è considerato infatti come il primo incidente ad essere classificato di livello 7, il massimo della scala INES, la scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici. Basta considerare che il secondo di una tale portata è stato quello di Fukushima nel 2011. La polvere radioattiva colpì la cittadina vicina di Prypjat , oltre a contaminare l’ambiente e il suolo circostante. Il numero di morti ancora oggi è difficilmente rilevabile. Infatti a parte i 65 morti accertati tra i soccorritori e i tecnici, sono da considerare migliaia, forse intorno ai 4.000 quelle che sono avvenute in conseguenza delle radiazioni. Le critiche furono tantissime dato che le città non furono subito evacuate. I soccorritori non erano muniti di tute anti radiazioni e dovettero intervenire senza protezione. Alla fine solo nel giro di un mese la zona circostante la centrale per 30 km era stata liberata, diventando una realtà deserta. Prypjat che contava migliaia di abitanti è oggi un paese fantasma.

Il dopo Chernobyl

Chernobyl ha determinato un cambiamento nelle vite delle persone. La serie realizzata da HBO e Sky vuole essere una testimonianza dell’evento, e rendere esplicite le cause tecniche e umane che hanno portato a un disastro che poteva essere evitato con un po’ di accortezza e rispettando le misure di sicurezza. Ma vuole anche ricordare quelli che furono i drammi di miglia di persone che si videro sconvolgere la loro vita. A distanza di anni si sono studiate tutte le cause e scoperti i difetti di costruzione del reattore. Ma ciò che avrebbe dovuto insegnare il disastro di Chernobyl, è che l’uomo non può controllare delle forze come quelle dell’energia nucleare. Per migliaia di anni la zona circostante non potrà più essere abitata e le mutazioni e i cambiamenti che sono avvenuti non sono ancora stimabili. L’energia nucleare non può essere la soluzione alle risposte energetiche, dato la sua pericolosità. Fukushima nel 2011 è stata l’ennesima dimostrazione. Il racconto della serie tv non è solo il ricordo di una tragedia, ma anche un monito per il futuro.

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