Certificazione unica 2015, il percorso del nuovo Cud (ridenominato “Cu”) si preannuncia davvero in salita. Non solo i consulenti del lavoro hanno già annunciato uno sciopero per la settimana in cui si dovranno fare gli invii del nuovo modello, ma la neonata sezione per i dati Inail crea notevoli difficoltà a sostituti d’imposta e professionisti. E già si chiede una deroga alle nuove regole per quest’anno.
Certificazione unica 2015, il caos è servito. Il nuovo Cud, sigla che da quest’anno sarà abbreviata in Cu, sembra aver intrapreso un percorso davvero in salita. Non sono bastate, infatti, le proteste dei consulenti del lavoro, che hanno già annunciato uno sciopero dell’intera categoria durante la settimana in cui si dovrebbe procedere con gli invii del nuovo modello. A suscitare nuovi malumori, sono anche i modelli definitivi approvati dall’Agenzia delle Entrate appena lo scorso 22 gennaio.
I nuovi modelli e i dati Inail
Nello specifico, le versioni dei modelli a cui le Entrate hanno dato il via libera contengono una nuova sezione appositamente studiata per inserire i dati Inail. Un elemento che i professionisti del settore giudicano di nessuna utilità ai fini del nuovo 730 precompilato, ma che rischia di creare notevoli difficoltà per il reperimento dei dati, tutto a carico di sostituti d’imposta e professionisti.
Possibile una deroga alle nuove regole?
E mentre si fa strada l’idea che l’Agenzia potrebbe rinunciare, per quest’anno, all’utilizzo dei dati Inail, i professionisti e centri di assistenza fiscale continuano a guardare con preoccupazione alle prossime tappe previste per il Cu 2015. Innanzitutto, se ci fosse davvero lo sciopero annunciato dai consulenti del lavoro l’intero apparato rischierebbe seriamente di bloccarsi. Come se non bastasse, i nuovi adempimenti, dal 730 precompilato fino allo split payment, si profilano all’orizzonte come un vero e proprio ingorgo normativo pronto ad abbattersi sugli studi del settore.
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