Cassa integrazione straordinaria 2014, è destinato a inasprirsi il controllo degli ispettori del lavoro sui requisiti necessari per fruire di questo ammortizzatore sociale. Ma chi finirà sotto la lente d’ingrandimento, i lavoratori o le aziende? Scopriamolo insieme.
Cassa integrazione straordinaria 2014: nell’anno in cui la disoccupazione ha registrato un nuovo record negativo, il ricorso agli ammortizzatori sociali è sempre più tristemente necessario. Dal Ministero del Lavoro, però, giungono notizie sulla necessità di avviare un percorso più stringente di controlli sul rispetto dei requisiti per usufruire della Cigs.
La nota del Ministero del Lavoro
A preoccuparsi, tuttavia, sembrano dover essere soprattutto le aziende e, secondo quanto scritto in una nota diffusa dal dicastero del Lavoro (la 9761 del 17 marzo scorso), a finire sotto osservazione saranno in primis gli obblighi formativi. Nei casi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, infatti, i controlli scattano d’ufficio e gli ispettori saranno tenuti a seguire tutta una serie di linee guida per accertare il rispetto della condizioni dettate dal Decreto ministeriale 31444 del 20 agosto 2002.
Focus sulla formazione: occhio al Lul e alla rilevazione delle presenze
Il già citato Dm, nel dettaglio, si sofferma in particolare sugli aspetti legati alla formazione, stabilendo dei parametri molto precisi. Infatti, almeno il 30 per cento dei lavoratori sospesi deve essere coinvolto in attività formative. Non parliamo, però, di un impegno generico, ma che deve rispondere a tutta una serie di requisiti: innanzitutto, la suddetta formazione deve essere coerente con il programma e gli investimenti effettuati. Inoltre, deve esistere una correlazione tra la formazione e le sospensioni. Per verificare che tutto si svolga a norma di legge, bisognerà prestare particolare attenzione al Libro unico del lavoro (Lul) e ai sistemi elettronici di rilevazione delle presenze (che certificano le effettive ore trascorse in azienda e quelle dedicate alla formazione). Strumenti, questi due, che diventeranno la cartina al tornasole del Ministero del Lavoro per assicurarsi che siano coerenti con le ore coperte dalla cassa integrazione straordinaria.
Attenzione agli investimenti
Una serie di accorgimenti chiaramente pensati per scongiurare possibili abusi, e che presteranno attenzione anche agli investimenti produttivi presentati dall’azienda. In questo caso, infatti, i programmi di Cigs richiedono che si intervenga sugli impianti fissi e sulle attrezzature impegnate nel processo di produzione. A questo si aggiunge il fatto che l’ammontare degli investimenti debba essere superiore a quelli effettuati nel biennio precedente, confrontando la media annuale degli investimenti già realizzati con la media annuale di quelli programmati.
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