Bonus insegnanti cancellato nel 2017/2018? Le parole della Ministra dell’Istruzione “spaventano” gli insegnanti.
Bonus insegnanti confermato anche per il 2017/2018? La Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli fa il punto della situazione in un’intervista rilasciata per “Il Messaggero” parlando non solo della Carta del Docente ma anche dei programmi futuri che il MIUR intende attivare per ridurre il problema del precariato nella scuola.
L’intervista della Fedeli è molto importante perché per la prima volta un portavoce del MIUR non esclude la possibilità che la Carta del Docente non sia confermata per l’a.s. 2017/2018. Per molti insegnanti si tratterebbe di una vittoria poiché non tutti sono favorevoli al contributo da 500 euro da spendere per la propria formazione, come confermato dalla presenza della voce “eliminazione del bonus insegnanti” nell’elenco di motivazioni per le quali è stato proclamato lo sciopero della scuola del 17 marzo 2017.
Perché il bonus insegnanti è così contestato? I docenti vorrebbero che le risorse stanziate per il bonus, che tra l’altro è garantito solamente agli insegnanti di ruolo, così come quelle per il bonus merito, venissero utilizzate in sede di rinnovo del contratto così da garantire loro un aumento di stipendio soddisfacente e più alto rispetto agli 85 euro, medi e lordi, promessi dalla Ministra Madia.
Quale sarà quindi il destino della Carta del Docente? Sarà cancellata dopo un solo anno dalla sua attivazione oppure il bonus insegnanti sarà confermato anche per i prossimi due anni? Ecco cosa ha rivelato la Fedeli a riguardo.
Bonus 500 euro insegnanti cancellato per il 2017/2018: le rivelazioni della Fedeli
Il Ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, rispondendo alle domande de Il Messaggero ha ribadito, se mai ce ne fosse stato bisogno, che il bonus insegnanti è valido per tutto l’a.s. 2016/2017.
La Fedeli però non ha dato per scontata la conferma per il prossimo anno scolastico dicendo che:
“Dobbiamo capire come e se ha funzionato. Faremo un esame dal punto di vista qualitativo e quantitativo dell’uso del bonus. Per quest’anno, comunque, resta di sicuro”.
Prima di decidere se confermarlo, quindi, il Miur farà una sorta di “check up” del Bonus insegnanti provando a capire quali sono i fattori che non hanno funzionato quest’anno e se sono risolvibili. In caso contrario è probabile che gli insegnanti non riceveranno più alcun contributo da 500 euro da spendere per la loro formazione e aggiornamento didattico.
Nel 2016/2017 ad esempio, sono state rilevate diverse problematiche per la Carta del Docente tant’è che in molti già lo definiscono un flop. Dalle scarse adesioni degli esercenti ed enti di formazione, fino alle difficoltà riscontrate dai docenti per l’iscrizione alla piattaforma; tutti elementi che sommati tra di loro potrebbero far propendere la Fedeli verso la decisione di cancellare il bonus docenti.
Questo però non significa che per gli insegnanti non ci sarà più l’obbligo di formazione introdotto con il “Piano triennale Formazione Docenti 2016-2019”, poiché questo resterà uno dei punti cardine su cui dovrà basarsi il sistema scolastico:
“Ai docenti poi chiediamo sempre più qualità e sempre più formazione, compresa la formazione in servizio.”
Quindi con la cancellazione del bonus i docenti dovranno pagare le attività formative di tasca loro? Su questo punto la Fedeli non ha fatto chiarezza ma ha ribadito che nei prossimi mesi gli insegnanti riceveranno il tanto atteso “riconoscimento economico” con cui verrà valorizzato ulteriormente il loro ruolo.
Insomma, anche se gli insegnanti non dovessero più avere il contributo di 500 euro spendibile tramite la Carta del Docente, potranno comunque vantare di un aumento di stipendio. Con la speranza che la cifra prevista sia più alta rispetto agli 85€ indicati dalla Madia.
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