Buono scuola da 800 a 1.700 euro per i genitori che tengono i figli a casa

Laura Pellegrini

16 Dicembre 2025 - 16:56

Spunta una nuova proposta della Lega per i genitori che scelgono l’istruzione domiciliare per i figli: un buono scuola fino a 1.700 euro in base all’Isee.

Buono scuola da 800 a 1.700 euro per i genitori che tengono i figli a casa

L’ultimo caso di cronaca sulla famiglia nel bosco ha fatto nascere una nuova proposta di legge a firma di un deputato della Lega che prevede un bonus economico per le famiglie che decidono di adottare l’istruzione domiciliare per i propri figli.

La vicenda è stata riportata su tutti i giornali, ma a destare scalpore è stata anche la decisione del giudice sui tre figli minorenni di Nathan e Catherine, trasferiti in una casa famiglia a Vasto a causa delle condizioni abitative carenti, delle inadempienze del percorso educativo e della mancata socializzazione.

Al di là del caso specifico, il nuovo “buono scuola a casa” contribuirebbe a sostenere i genitori nel percorso di apprendimento domiciliare dei propri figli, che potrebbe risultare particolarmente costoso rispetto all’istruzione pubblica. Ma come funziona questa nuovo buono scuola e a chi spetterebbe?

Buono scuola a casa: come funziona la proposta della Lega

Dopo il caso di cronaca della famiglia nel bosco che ha fatto discutere l’opinione pubblica, la Lega ha avanzato una nuova proposta per tutti i genitori che optano per l’istruzione domiciliare per i propri figli. Si tratta di un “buono scuola a casa” che consentirebbe a genitori di ottenere un sussidio economico per l’istruzione dei figli con importi variabili in base al grado di istruzione scolastica (elementare o media) e in base all’Isee.

La proposta di legge presentata alla Camera, a firma del deputato leghista Rossano Sasso, vuole fornire un sostegno a quei nuclei familiari che decidono di occuparsi direttamente dell’educazione scolastica dei propri figli.

Come ha spiegato il firmatario, la proposta prevede l’introduzione di un “buono scuola” variabile in base all’Isee, con l’obiettivo di garantire che “ogni famiglia, a prescindere dalle condizioni economiche, possa optare liberamente per l’istruzione parentale, senza che il costo rappresenti un ostacolo insormontabile”.

Gli importi del buono scuola: fino a 1.700 euro per le famiglie

Secondo quanto previsto dalla proposta, il buono scuola a casa avrà importi diversi a seconda dell’Isee delle famiglie: si parte da 800 euro per le scuole primarie, fino a 1.700 euro per le scuole secondarie di primo grado.

Secondo alcune stime effettuate dalla Lega, il costo medio per studente del sistema pubblico di istruzione primaria e secondaria nell’ambito scolastico ammonta a circa 11.000 euro l’anno, mentre il buono scuola previsto da Sasso ha un importo di almeno dieci volte inferiore rispetto al costo medio per studente e dunque rappresenta una distribuzione più equa ed efficiente delle risorse pubbliche destinate all’istruzione.

I beneficiari di questa misura, ancora non approvata ma solo proposta alla Camera, sarebbero almeno 16mila nuclei familiari in tutta Italia.

Homeschooling in Italia: come funziona e quanto costa l’istruzione a casa

L’istruzione parentale in Italia è consentita dalla legge e normata da diversi decreti, da ultimo dal decreto ministeriale n.5 dell’8 febbraio 2021. Come si può leggere sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito, “se i genitori scelgono l’istruzione parentale devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola più vicina una dichiarazione, da rinnovare anno per anno, sulla capacità tecnica o economica di provvedere all’insegnamento parentale. Il dirigente scolastico ha il dovere di verificare la fondatezza di quanto dichiarato dai genitori”.

Inoltre, per ciascun anno scolastico svolto a casa con l’homeschooling, lo studente è chiamato a superare degli esami di idoneità all’anno scolastico successivo, sino al termine dell’istruzione obbligatoria.

Il costo dell’homeschooling in Italia varia molto, passando da circa 100-150 euro al mese per l’acquisto di materiali e lo svolgimento di attività base, fino a migliaia di euro all’anno se si usano piattaforme online strutturate, tutor privati (20 euro l’ora o più) o corsi specialistici. La spesa dipende anche da quanto si personalizza il percorso, con libri e software a parte, e può andare da poche centinaia di euro annui per materiali di base a oltre 6.000 euro annuali per supporti completi.

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