Districarsi tra le novità della riforma fiscale può essere complicato: ecco una guida semplice per capire come si calcola l’importo netto della pensione partendo dal lordo.
Nel 2022 cambiano le procedure per il calcolo della pensione netta vista la riforma fiscale che rivede le tasse che si applicano sull’assegno disposta dalla Legge di Bilancio. Per calcolare l’importo netto della pensione partendo dal lordo è bene quindi essere informati su cosa cambia dal 1° gennaio 2022 per quanto riguarda le aliquote IRPEF, come pure per le detrazioni per redditi da pensione, anche queste riviste dall’ultima Manovra.
A tal proposito, di seguito faremo chiarezza sulle ultime novità spiegandovi passo per passo come fare per calcolare quanto effettivamente andrete a percepire di pensione, ossia l’importo netto, partendo dall’importo lordo indicato nel cedolino.
Quali tasse si pagano sulle pensioni
Conoscere le tasse che “pesano” sulla pensione e quindi saper calcolare il netto dell’assegno è importante per avere consapevolezza fin da subito di quello che sarà ogni mese l’effettivo importo dell’assegno.
La pensione ha un netto e un lordo così come lo stipendio, pertanto anche questa è soggetta a tassazione IRPEF, imposta sul reddito delle persone fisiche. Per calcolare il netto della pensione è importante considerare che su questa si applicano anche le addizionali regionali e comunali che tengono conto della residenza del pensionato e in base a questa variano.
Il sostituto d’imposta per il titolare dell’assegno di pensione è l’INPS così che è l’Istituto che effettua la ritenuta IRPEF e trasforma la pensione da lorda a netta. Vi sono poi delle detrazioni per redditi da pensione che riducono il volume delle tasse dovute, come pure una no tax area entro cui non si paga alcuna imposta, o meglio dove le imposte vengono azzerate dalla detrazione.
La tassazione IRPEF, e questo va ricordato, è applicata solo alle pensioni di tipo previdenziale e non a quelle di tipo assistenziale come per esempio l’invalidità civile.
Pensioni, calcolo importo netto: le nuove aliquote IRPEF
Partiamo dalle aliquote IRPEF, modificate - insieme agli scaglioni - dall’ultima Legge di Bilancio 2022.
Queste variano a seconda dello scaglione di reddito al quale fanno riferimento; più questo sarà alto e maggiore sarà l’aliquota IRPEF da applicare, ed è per questo che chi percepisce una pensione elevata paga più tasse rispetto a chi ha un assegno più contenuto.
Nel dettaglio, le nuove aliquote IRPEF sono indicate nella seguente tabella.
SCAGLIONI | ALIQUOTA | IMPOSTA DOVUTA |
---|---|---|
Fino a 15.000,00€ | 23% | 23% del reddito |
Da 15.0001 a 28.000€ | 25% | 3.450,00 + 25% sul reddito che supera i 15.000€ |
Da 28.001 a 50.000€ | 35% | 6.700€ + 35% sul reddito che supera i 28.000€ |
Oltre i 50.000€ | 43% | 14.400€ + 43% sul reddito che supera i 50.000€ |
Come si vede dalla tabella, l’IRPEF si applica in maniera progressiva.
Ciò significa che, ad esempio, sul reddito superiore ai 50mila non si applica interamente l’aliquota del 43%. Prendiamo per esempio un assegno di 80mila euro annui. Questo sarà così tassato:
- i primi 15mila euro al 23%, quindi la tassazione è di 3.450€;
- i successivi 13mila euro al 25%, per una tassazione di 3.250€;
- i 22mila euro (fascia di reddito che va dai 28mila ai 50mila euro) al 35%, per una tassazione di 7.700€;
- infine, gli ultimi 30mila euro che eccedono la soglia dei 50mila sono tassati al 43%, per un totale di 12.900€.
Complessivamente, quindi, la tassazione da pagare sugli 80mila euro di reddito annuo è pari a 27.300€. Queste però non sono le sole tasse da pagare sull’importo della pensione poiché ci sono da calcolare anche le addizionali regionali e comunali che, come tali, variano a seconda della zona in cui si risiede, così come le detrazioni per redditi da pensione.
Detrazione per le pensioni più basse
Quella risultante dall’applicazione delle suddette aliquote, però, è solo un IRPEF “lorda”, dalla quale bisogna sottrarre la detrazione prevista a seconda del reddito di riferimento. Detrazioni che, come anticipato, vengono riviste dall’ultima Legge di Bilancio, con un vantaggio per i pensionati i quali d’ora in avanti beneficeranno di un risparmio maggiore.
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Le detrazioni, però, si applicano solamente per quei redditi che complessivamente non superano i 50mila euro. Quindi, il pensionato dell’esempio precedente non avrebbe beneficiato di alcuna detrazione IRPEF per la parte eccedente la suddetta soglia.
Nel dettaglio, per i pensionati che percepiscono un assegno molto basso tanto da non raggiungere un reddito annuo di 8.500,00€ è prevista una no tax area; per questi assegni previdenziali, quindi, non si applica alcuna tassazione poiché la detrazione supera l’imposta sul reddito.
Vediamo quindi quali sono le detrazioni previste a seconda dello scaglione di reddito in cui ci si trova:
- reddito inferiore a 8.500€: 1.955,00€ di detrazione;
- reddito compreso tra 8.500€ e 28.000€: la detrazione si calcola tramite questa formula “700+(1.955-700)*[(28.000-RC*)/(28.000-8.500)]”;
- reddito compreso tra 28.000€ e 55.000€: in questo caso la formula è la seguente “700*[(50.000-RC*)/(50.000-28.000)]”.
*Dove per RC si intende il reddito personale da pensione.
Come calcolare la pensione netta: un esempio pratico
Fatte queste dovute precisazioni possiamo vedere nella pratica come si calcola l’assegno mensile netto della pensione.
Prendiamo come esempio un pensionato che risiede nella Capitale e percepisce una pensione lorda di 40mila euro.
L’importo lordo è annuo, quindi per l’assegno mensile bisogna dividere il tutto per 13 mensilità (tredicesima compresa). Nel caso in questione, quindi, il pensionato ha un assegno mensile di 3.076€ lordi.
A questo però bisogna applicare l’aliquota IRPEF e la detrazione prevista. Procediamo con ordine, calcolando l’aliquota IRPEF totale:
- 15mila euro al 23%, quindi 3.450€;
- i successivi 13mila euro sono al 25%, per altri 3.250€;
- i restanti 12mila euro (per arrivare a 40mila) sono al 35%, per un totale di 4.200€.
Complessivamente, quindi, l’IRPEF lorda è pari a 10.900€. Essendo lo scaglione di reddito compreso tra 28mila e 50mila euro, la formula per calcolare la detrazione prevista è la seguente:
700*[(50.000-40.000)/(50.000-28.000)]
Il risultato è di 583,33€. Quindi l’imposta IRPEF netta dovuta è pari a 10.316€, alla quale bisogna aggiungere le addizionali regionali e comunali che devono essere tuttavia riviste alla luce della riforma dell’IRPEF.
Prima di concludere è importante chiarire che nel caso di specie si considera un pensionato che non vanta familiari a carico e che non ha diritto a ulteriori detrazioni. Inoltre questo non deve avere altri redditi, poiché questi si sommerebbero ai redditi di pensione formando un unico imponibile IRPEF.
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