Borse: perché la Cina è (di nuovo) in forte discesa

Flavia Provenzani

20/04/2016

Perché il mercato in Cina è in forte discesa nella sessione di oggi senza (apparente) motivo?

Borse: perché la Cina è (di nuovo) in forte discesa

In Cina il mercato azionario segna la discesa più ampia negli ultimi due mesi, spingendo gli indicatori di volatilità in rialzo dai minimi del 2016.

Lo Shanghai Composite ha perso il 3.80%, dopo aver segnato un calo del 4.5% - il più vasto dallo scorso 29 febbraio.
A guidare il ribasso sono le società legate al consumo e alla tecnologia.

Ad Hong Kong, l’Hang Seng è sceso ai minimi di tre mesi, con la China Telecom Corp e la China Shenhua Energy Co. che segnano un calo di oltre il 4 per cento.

Cina: perché la borsa sta scendendo (ancora)?

Gli ampi cali della sessione di mercoledì sul mercato cinese sono dovuti alla presenza di segnali di una diminuzione dell’interesse nelle azioni del continente dopo il rimbalzo di marzo del 12 per cento e le attese che il miglioramento dei dati economici impedirà al governo di aumentare lo stimolo di politica monetaria.

Cina: paura di un nuovo crollo sul mercato

Wei Wei, analista alla Huaxin Securities Co. di Shanghai, intervistato da Bloomberg, ritiene che il crollo di oggi stia aumentando la preoccupazione che il panico sui mercati di inizio anno possa tornare.

"La paura di un crollo come quello di gennaio è tornata",

ha detto Wei.

"Non abbiamo sentito niente di particolare che giustifichi il calo ed è strano e sorprendente che il mercato stia scendendo ad un ritmo così veloce e ripido."

Lo Shanghai Composite è sceso del 3,9 per cento a 2,924.35, al di sotto del livello chiave a 3.000 per la prima volta dall’8 aprile, segnando una perdita per il 2016 del 17 per cento. I volumi di scambio sono il 21 per cento più alti rispetto alla media a 30 giorni.

L’Hang Seng China Enterprises è scivolato del 2,3 per cento, mentre l’indice Hang Seng è sceso dell’1,5 per cento.

Il ruolo della banca centrale

La banca centrale cinese sta mostrando meno interesse nell’aumentare lo stimolo monetario dopo il miglioramento dei dati macroeconomici del Paese.

Il capo economista della Banca Popolare Cinese, la banca centrale del Paese, nella serata di martedì ha riferito che le operazioni politiche future, pur rispettando la necessità di continuare a supportare la crescita, richiederanno una certa attenzione sul fronte dei rischi macroeconomici.

Goldman Sachs si unisce ad altre banche nella revisione al rialzo delle attese sul prodotto interno lordo della Cina, con una crescita per il 2016 ora vista al 6,6 per cento, rispetto alla previsione precedente al 6,4 per cento.

"La maggior parte degli investitori ha preso visione di questa lieve ripresa economica e ha ritenuto che questo potrà dare un freno alle politiche di stimolo dello Stato",

ha detto Wang Chen, partner della Xu Funds Investment Management Co. di Shanghai.

"Non è possibile una situazione dove c’è sia la ripresa economica che delle politiche di stimolo".

I segnali di di stabilizzazione della seconda economia più grande del mondo e gli acquisti da parte di fondi statali hanno spinto lo Shanghai Composite in rialzo del 10 per cento rispetto ai minimi del 28 gennaio.

La Cina ha riferito sul Calendario Economico di essere cresciuta del 6,7 per cento nel primo trimestre, in linea con le stime, mentre la produzione industriale e le vendite al dettaglio di marzo hanno superato le aspettative.
Il Governo ha intensificato l’intervento sui mercati finanziari dopo il sell off da 5.000 miliardi di dollari dello scorso anno.

Argomenti

# Borse

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it