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Asia: borse in rialzo con boom esportazioni in Cina. Rally del petrolio
mercoledì 13 aprile 2016, di
Le esportazioni in forte ripresa in Cina spingono le borse asiatiche al rialzo nella sessione di mercoledì ai massimi di 3 mesi.
Cresce la speranza che il gigante cinese si stia rafforzando, migliora il sentiment al rischio e trovano sostegno anche i prezzi delle materie prime.
Con il prezzo del petrolio poco sotto i massimi del 2016, oltre ai titoli delle società esportatrici festeggia al rialzo anche l’intero comparto energia, portando a rialzi diffusi sui mercati asiatici.
Borse in festa: boom delle esportazioni in Cina
La Cina ha riportato sul Calendario Economico che le esportazioni sono aumentate del 18.7% a marzo rispetto ad un anno fa, mentre le importazioni sono scese solo l’1.7%. Il miglioramento è evidente dai risultati di febbraio, anche i dati in questo periodo dell’anno tendono ad essere poco affidabili a causa del Capodanno cinese.
La prima reazione degli investitori è stato un aumento della fiducia, portando al rialzo gli asset sensibili all’andamento dell’economia cinese. Il dollaro australiano, ad esempio, è salito sopra i 77 centesimi contro il dollaro USA.
Il mercato azionario a Shanghai ha guadagnato il 2.19% mentre il giapponese Nikkei chiude la sessione in rialzo del 2.84% ai massimi in otto sessioni.
L’indice MSCI dell’azionario nell’area Asia-Pacifico ad esclusione del Giappone è in rialzo dell’1.4% mentre l’Australia chiude a +1.59%.
Prezzo del petrolio spinge al rialzo il comparto energia
Il prezzo del petrolio ha recuperato parte dei ribassi a seguito della corsa al profitto dopo una sessione altalenante martedì.
Il Brent è in discesa di 27 centesimi a $44.43 mentre il greggio statunitense scambia a $41.79.
Il prezzo del petrolio ha toccato i massimi del 2016 la notte dopo la notizia secondo cui Russia e Arabia Saudita potrebbe aver già trovato un accordo sul congelamento dei livelli di produzione.
Gli analisti di Citi hanno sottolineato come il greggio USA sia salito sopra la media mobile a 200 giorni dal lungo trend ribassista iniziato nel 2014. Questo suggerirebbe che il minimo potrebbe essere stato finalmente toccato e che nel 2016 il prezzo del petrolio tornerà a salire.
Il rally dei titoli del comparto energetico ha spinto una chiusura al rialzo del Dow Jones a +0.94%, S&P 500 a +0.97%, Nasdaq a +0.8%.
Il miglioramento del sentiment sul comparto energia ha portato il dollaro canadese, strettamente legato all’andamento del petrolio, ai massimi di 9 mesi.