Bonus 80 euro in busta paga, a chi non spetta? 1 milione di persone a rischio restituzione: come evitarlo

Valentina Brazioli

3 Settembre 2014 - 17:07

Bonus 80 euro in busta paga, a chi non spetta? Una domanda meno insolita di quanto si possa pensare: i lavoratori con redditi tra i 24 mila e i 26 mila euro lordi, infatti, sono quelli più a rischio di ricevere soldi non dovuti, incappando così nell’obbligo di restituzione. Ecco come segnalare l’errore, evitando il conguaglio di fine anno.

Bonus 80 euro in busta paga, a chi non spetta? 1 milione di persone a rischio restituzione: come evitarlo

Bonus 80 euro in busta paga: a chi non spetta? Un dubbio più frequente di quanto si possa immaginare: gli addetti ai lavori stimano in oltre un milione di dipendenti – ovvero quelli con redditi a cavallo tra i 24 mila e i 26 mila euro lordi – i possibili beneficiari di un beneficio non dovuto. Il meccanismo previsto dal decreto Irpef, infatti, si basa sul reddito presunto: se questo risulta, alla prova dei fatti, più alto (ad esempio in presenza di più redditi da lavoro riconducibili alla stessa persona) gli 80 euro indebitamente incassati andranno restituiti.

Più il reddito è vicino ai 26 mila euro più si rischia

La situazione, in effetti, è semplice: il lavoratore molto vicino al limite dei 26 mila euro rischia di superarla anche senza accorgersene, magari solo per qualche ora di straordinario in più. Chi sa di oltrepassare la fatidica soglia, quindi, deve avvisare il datore di lavoro, il quale è tenuto (secondo la circolare numero 9 dell’Agenzia delle Entrate) a recuperare le somme erogate, anche prima del conguaglio di fine anno. Successivamente, il lavoratore potrà correggere al rialzo la propria situazione reddituale attraverso la dichiarazione dei redditi.

Informarsi prima può far risparmiare il conguaglio di fine anno

Quanto descritto non è solo il comportamento migliore dal punto di vista dell’etica personale: molto più pragmaticamente, informarsi preventivamente sull’effettivo diritto al bonus salva il lavoratore da un pesante conguaglio di fine anno. Intendiamoci, non si tratterebbe comunque di grosse somme (tra le fasce più alte di reddito difficilmente si supereranno i 300 euro quest’anno), ma a dicembre – in concomitanza con tante altre scadenze fiscali – e su una busta paga che non va oltre i 1400 euro netti mensili, anche 300 euro rischiano di avere il loro peso.

Come deve comportarsi i lavoratore in 3 punti

Insomma, per riassumere la situazione ecco cosa deve fare il lavoratore per evitare problemi:

  • 1 Verificare che sulla propria busta paga sia presente la voce che indica la presenza del bonus previsto dal dl 66/2014;
  • 2 Sincerarsi del corretto ammontare del bonus, che varia a seconda della propria fascia di reddito e sarà sicuramente inferiore agli 80 euro se ci si trova nel segmento tra i 24 e i 26 mila euro;
  • 3 Se si sa con certezza che il proprio reddito annuo supera la soglia dei 26 mila euro, rivolgersi all’ufficio del personale (o direttamente al proprio datore di lavoro) per chiedere l’immediata sospensione del bonus.

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