Bollette della luce: addio maxi conguagli, prescrizione dopo 2 anni dal 1° marzo 2018

Guendalina Grossi

27/02/2018

27/02/2018 - 15:31

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Bollette della luce: secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018 non dovranno essere più pagati gli arretrati che superano i due anni. Maxi conguaglio addio dal 1° marzo.

Bollette della luce: addio maxi conguagli, prescrizione dopo 2 anni dal 1° marzo 2018

Bollette della luce: con una delibera pubblicata il 23 febbraio 2018 l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) recepisce le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 in merito alla prescrizione delle bollette arretrate.

Infatti dal 1° marzo le bollette elettriche ritardate e di conguaglio andranno in prescrizione dopo 2 anni e non più dopo 5 anni. Questa la novità inserita nella Legge di Bilancio 2018 che ha lo scopo di tutelare le famiglie e le piccole imprese che non dovranno più pagare le maxi bollette.

È previsto inoltre l’obbligo per il venditore di informare i clienti di questo nuovo diritto almeno 10 giorni prima della scadenza dei termini di pagamento.

Vediamo di seguito nel dettaglio cosa prevede la delibera pubblicata dall’Arera in relazione alla riduzione della prescrizione delle bollette delle luce.

Bollette della luce: la prescrizione passa da cinque a due anni

La Legge di Bilancio 2018 ha ridotto da cinque a due anni la prescrizione delle bollette elettriche. La delibera del 23 febbraio 2018 l’Arera ha recepito la novità introdotta dalla manovra.

Infatti è stato stabilito che a partire dal 1° marzo nei casi di rilevanti ritardi nella fatturazione da parte dei venditori o nella fatturazione di conguagli per la mancata disponibilità di dati effettivi per un periodo particolarmente rilevante, il cliente potrà usufruire della prescrizione cosiddetta breve e pagare soltanto gli ultimi 24 mesi fatturati.

La delibera prevede inoltre che nel caso di ritardo del venditore nel fatturare i conguagli per consumi riferiti a periodi maggiori di due anni, l’utente è legittimato a sospendere il pagamento, previo reclamo al venditore e qualora l’Antitrust (Agcm) abbia aperto un procedimento nei confronti di quest’ultimo.

Infine nel caso in cui il procedimento dell’Agcm si concluda con l’accertamento di una violazione il cittadino avrà il diritto a ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati.

Più tutele per i consumatori

La misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 ha l’obiettivo di proteggere le famiglie e le piccole imprese dal rischio di dover pagare le cosiddette maxi bollette.

Infatti i maxi conguagli sono spesso causati da mancate letture da parte dei distributori o a letture rettificate per negligenze degli stessi operatori.

L’Arera ha informato gli utenti inoltre che con la delibera è stato avviato un procedimento che si pone l’obiettivo di introdurre altre novità che vadano a tutelare il consumatore.

Si potrebbe infatti pensare di indicare in bolletta gli importi che possono già essere considerati prescritti oppure cercare di definire dettagliatamente i casi in cui la colpa per la mancata lettura sia da attribuirsi all’utente oppure al fornitore.

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