Bio-On: esposto contro video e report di Quintessential

Luca Fiore

05/08/2019

05/08/2019 - 11:09

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Il video ed il report di Quintessential rappresentano un caso di market abuse. A dirlo è la Bio-On, sotto i riflettori dopo che il fondo l’ha definita un “castello di carta”.

Bio-On: esposto contro video e report di Quintessential

Giovedì scorso, il 1° agosto, Bio-On ha depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Bologna in relazione al video e al report pubblicati da Quintessential (QCM).

Con questo atto, di cui è stata informata anche la Consob, la società bolognese ha manifestato alle autorità le ragioni per le quali ritiene che la condotta tenuta da QCM “costituisca un evidente caso di market abuse, nel quale si intersecano tanto profili di manipolazione del mercato, quanto di criminal insider trading”.

Bio-On: QCM ha diffuso notizie false per guadagnare da crollo azioni

QCM, riporta la nota di Bio-On, ha infatti diffuso notizie “false e fuorvianti, finalizzate a determinare una significativa flessione del valore del titolo Bio-On, avendo già assunto - come QCM ha peraltro esplicitamente dichiarato - una posizione di investimento legata a tale flessione (sfruttando, cioè, la notizia - in quel momento non conosciuta dal mercato - della successiva pubblicazione di un report dai contenuti non solo idonei a determinare il tracollo del titolo, ma per la maggior parte palesemente falsi e comunque gratuitamente denigratori)”.

Per quanto attiene agli aspetti principali dell’esposto, Bio-On ha individuato e segnalato alle Autorità le seguenti tipologie di informazioni, contenute nel report elaborato da QCM:

  1. informazioni oggettivamente false;
  2. informazioni che poggiano su assunti scorretti o, comunque, comunicate al mercato in maniera fuorviante;
  3. informazioni vere, immediatamente ricavabili dalla documentazione societaria, presentate tuttavia subdolamente come frutto di un’asserita attività d’inchiesta, svolta in via originale da QCM.

Bio-On risponde a QCM

“Nutriamo seri dubbi se, circa nove mesi dopo la dichiarazione di ‘fine lavori’, l’impianto di Castel San Pietro Terme sia effettivamente completato e in produzione”, aveva scritto il fondo.

“È certamente falso –evidenzia Bio-On - che l’impianto di Castel San Pietro non sia attivo e in produzione; è altrettanto falso il racconto della visita di analisti inglesi, dapprima confermata e poi disdetta immediatamente prima dell’ora stabilita; è falso, infine, che QCM abbia mai cercato un confronto con la Società Bio-On attraverso richieste di informazioni”.

“La perizia contabile che abbiamo effettuato mostra anche violazioni degli articoli 2343 e 2343 bis Codice Civile a proposito della cessione e del conferimento delle licenze. Infatti, la Bio-on avrebbe dovuto seguire una certa procedura nell’assegnare il valore delle licenze cedute alle proprie partecipate, che invece sembrano aver ricevuto un valore arbitrario”, evidenzia il fondo.

“Derivano poi da premesse fattuali non conformi al vero tanto le illazioni di QCM per le quali la Società Bio-On, eludendo il disposto degli artt. 2343 e 2343 bis c.c., non avrebbe mai fatto valutare da terzi la propria tecnologia concessa in licenza alle varie collegate, quanto l’affermazione che la Società Bio-On avrebbe cambiato revisore prima del termine imposto dalla legge: la modifica è infatti regolarmente avvenuta a fine mandato, ossia a conclusione del termine triennale, che è l’unico applicabile alle società quotate all’AIM”.

“Bio-on –riporta Quintessential- sembra generare fatturato attraverso la costituzione di una serie di scatole vuote alle quali “vende” la propria tecnologia sotto forma di licenze. Queste “scatole” sono in parte o totalmente controllate dalla Bio-on, ne condividono direttori e sedi legali e non sembrano avere quasi nessuna operatività, neppure anni dopo la loro costituzione”.

Le accuse di QCM in materia di contabilità aziendale e sistema delle Joint Venture “si risolvano tutte in censure, puramente discrezionali e opinabili, riferite al modello di business, senza che da esse emerga alcun elemento capace di fare anche solo lontanamente immaginare una condotta fraudolenta della Società Bio-On”.

Bio-On: fiduciosi intervento autorità

Bio-On confida che le Autorità procedano “con la massima celerità a ricercare i riscontri alle informazioni fornite da QCM e, una volta constatato che tali riscontri non esistono, né potranno venire a esistenza nel prossimo futuro, ratifichino l’illiceità del comportamento di QCM e ripristinino la reputazione della Società così gravemente vulnerata”.

Equity Report di Quintessential Capital Management “Bio-on S.p.A.: Una Parmalat a Bologna?”

Le azioni Bio-On, sospese per eccesso di rialzo, evidenziano un +16,5% a 21,6 euro.

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