Bilancio UE: ecco cosa cambia per l’Italia

Vittoria Patanè

09/02/2013

Bilancio UE: ecco cosa cambia per l’Italia

Dopo ore e ore di negoziati, nel pomeriggio di ieri i leader europei sono arrivati ad un accordo sul bilancio pluriennale.

Soddisfazione da parte del Presidente del Consiglio europeo Herman Von Rompuy, che ha affermato su Twitter: “Ne è valsa la pena”.

Ciò che colpisce di questo nuovo accordo è che si tratta del primo budget pluriennale in ribasso della storia comunitaria.

Cosa prevede l’accordo

A livello europeo infatti a vincere sono i tagli: il tetto complessivo per la spesa sarà di 960 milioni di euro, quello per i pagamenti di 908, 4 miliardi.

La proposta iniziale della commissione prevedeva invece quasi mille miliardi di trasferimenti effettivi, e se si effettua un confronto con il bilancio precedente (2007-2013) troviamo una riduzione di 34 miliardi per gli impegni e di 34,6 per i pagamenti.

Budget in ribasso quindi, in linea con la situazione macroeconomica attuale e soprattutto in grado di soddisfare le richieste dei vari Paesi coinvolti.

Le parole di Mario Monti

"Ci sono stati ridimensionamenti, ma il risultato è soddisfacente per quel che riguarda l’ammontare complessivo del bilancio dell’Unione Europea. Si tratta di un accordo politico, ora si passerà alla fase del dibattimento”.

E, per quanto riguarda l’Italia, l’ex Premier afferma:

"L’Italia nel complesso ottiene una assegnazione di fondi aggiuntivi di 3,5 miliardi di euro sui 7 anni, rispetto alla prima proposta di Van Rompuy di novembre. Va considerato inoltre il minor onere per quanto riguarda gli sconti di 600 milioni".

Cosa si prevede per l’Italia?

In base alle stime citate da Monti, il saldo netto negativo per l’Italia si abbassa di 700 milioni rispetto al bilancio 2007-2013, assestandosi a 3,8 miliardi di euro (erano 4,5 nello scorso piano di bilancio). In rapporto al PIL il nostro contributo scende dallo 0,28 allo 0,23.

Tra i contributori netti al bilancio Ue, siamo il Paese che più migliora la propria posizione, anche perché eravamo quelli che, in termini relativi, stavano messi peggio di tutti.

Oltre ad oneri minori l’Italia ha ottenuto anche fondi aggiuntivi per 3,5 miliardi di euro, il che significa, secondo il Presidente del Consiglio uscente che il Paese:

"ha ottenuto nel corso della fase finale del negoziato 1,5 miliardi di euro aggiuntivi per lo sviluppo rurale nel contesto della politica agricola comune. La dotazione complessiva sale così a 9,3 miliardi".

A questi si aggiungono altri 2 miliardi destinati alla politica di coesione di cui 500 andranno al Mezzogiorno e 400 al nuovo fondo per l’occupazione giovanile.

Le reazioni

L’attuale candidato Premier del PD, Pierluigi Bersani, si dice molto critico nei confronti dell’accordo raggiunto:

"Se dopo l’accordo sul bilancio Ue è Cameron a festeggiare, vuol dire che è stata una vittoria di Pirro".

E ancora:

“L’esito del vertice ci dice una cosa chiara: che il problema regressione e ripiegamento europeo è ancora in corso".

Silvio Berlusconi attacca direttamente Mario Monti:

"Monti non ha vinto, ha ridotto solo di 700 milioni quell’ in più di sei miliardi all’Ue, pensavamo si potesse ridurre almeno del 50%".

Ma forse, il Cavaliere dimentica che lo scorso budget l’aveva firmato proprio lui.

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