In questi giorni, abbiamo già notato che sarebbe un po’ azzardato descrivere il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo come un partito anti-euro, soprattutto perché non ha ancora adottato una posizione ufficiale sulla questione. Al momento, nemmeno il referendum sull’adesione dell’Italia alla moneta unica appare nel programma politico del Movimento.
Secondo un sondaggio pubblicato dal Corriere della Sera domenica, se il referendum avesse luogo in Italia, il 73% degli elettori del Movimento Cinque Stelle opterebbe per rimanere nell’euro, e solo il 17% ritornerebbe alla Lira. Una maggioranza schiacciante.
Il punto di vista di Gallegati
Tuttavia, il professor Mauro Gallegati, uno dei più stretti consiglieri economici di Beppe Grillo, offre un quadro leggermente diverso durante un’intervista al quotidiano economico francese Les Echos. Egli infatti dice:
Il Movimento Cinque Stelle è ancora diviso sull’euro. C’è una buona parte a favore di un’uscita dalla moneta unica. Personalmente, io sono contro un’uscita dall’euro, perché credo che il costo per la classe media italiana sarebbe proibitivo.
Mauro Gallegati, che insegna Macroeconomia ad Ancona ed è un economista italiano afferente alla scuola neo-keynesiana, ha inoltre spiegato durante l’intervista, quanto il Movimento Cinque Stelle si sia ispirato alle teorie dell’economista americano Joseph Stiglitz:
Per noi Stiglitz è una preziosa fonte di ispirazione. Intendo proporre a Beppe Grillo una tassa sui super-ricchi, dell’ordine di un prelievo supplementare del 5 per 1000, che potrebbe essere imposta ai patrimoni superiori ai 10 miliardi di euro in Italia. Anche toccando solo l’1% dei contribuenti, potrebbe portare tra 30 e 50 miliardi di euro l’anno. Ma evidentemente in Italia la sua applicazione è problematica, a causa dell’importante fetta di economia sotterranea.
L’enigma continua
Quindi, fino a che punto l’elettorato del Movimento cinque stelle può essere descritto come partito anti-euro, rimane poco chiaro. Ma sia il sondaggio che l’intervista lasciano un’altra domanda chiave senza risposta.
Cosa pensano realmente dell’euro i 163 deputati e Senatori del Movimento 5 Stelle? Questo è molto difficile da capire per il momento, dato che non sono autorizzati a parlare con la stampa. Ma potrebbe essere necessario assumere una posizione più chiara il più presto possibile, anche perché i colloqui ufficiali sulla formazione del prossimo governo italiano dovrebbero prendere il via la prossima settimana.
| Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: OpenEurope |
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