Ben Bernanke: il sistema finanziario non è fuori pericolo

Nadia Fusar Poli

10 Maggio 2013 - 19:54

Ben Bernanke, numero uno della FED, lancia un nuovo allarme. Permangono rischi per il sistema finanziario nonostante gli sforzi di vasta portata intrapresi all’indomani della crisi finanziaria del 2008.

Ben Bernanke: il sistema finanziario non è fuori pericolo

Cinque anni dopo l’inizio della crisi, il sistema finanziario degli Stati Uniti deve ancora affrontare una serie di vulnerabilità. Ben Bernanke, numero uno della FED, lancia un nuovo allarme. La difficoltà (spesso l’impossibilità) di identificare i rischi potenziali sta spingendo le autorità di regolamentazione ad ampliare la sorveglianza su tutti gli aspetti dei mercati finanziari e delle imprese. Lo "shadow banking”, ovvero il sistema bancario cosiddetto ombra, ’’pone ancora dei seri rischi per il sistema finanziario’’ ed è per questo essenziale assicurarsi che il sistema sia in grado di resistere agli shock. I fondi speculativi, che ancora rappresentano una minaccia, potrebbero non essere capaci di fare fronte a un "default".

Il presidente della Federal Reserve ha citato una serie di rischi che permangono nonostante gli sforzi di vasta portata intrapresi dai legislatori e dai regolatori all’indomani della crisi finanziaria del 2008. "Mentre il settore bancario ombra è oggi più piccolo rispetto al periodo pre-crisi e alcune sue componenti meno stabili sono scomparse o sono state riformate, i regolatori e il settore privato hanno bisogno di affrontare le vulnerabilità che ancora permangono" ha ammonito Bernanke in una conferenza tenuta dalla Federal Reserve Bank di Chicago.

Elemento chiave in tale contesto e fattore di rischio più ampio per l’economia, è rappresentato dalle banche cosiddette "troppo grandi per fallire", (too big to fail). “E’ molto importante per la stabilità finanziaria eliminare nel lungo periodo il principio secondo cui una banca è troppo grande per fallire’’ ha sottolineato Bernanke.

Il numero uno della FED non ha commentato lo stato attuale del sistema finanziario, ma le sue osservazioni suggeriscono che è improbabile ritenere che la banca centrale americana possa invertire la rotta della propria politica monetaria, a meno che non si intercetti una significativa concentrazione di rischi nel sistema finanziario. In un discorso di ampio respiro che spiega il ruolo della FED nel monitoraggio della stabilità del sistema bancario, Bernanke ha anche aggiunto che la banca centrale sta monitorando da vicino l’attività dei mercati per cogliere segnali di un’eccessiva assunzione di rischi. "Alla luce dell’attuale contesto di bassi tassi d’interesse, stiamo guardando con particolare attenzione ad ogni tipologia di corsa ai rendimenti così come ad altre forme di eccessiva assunzione del rischio, capaci di influenzare i prezzi degli assets e le loro relazioni con i fondamentali", ha dichiarato Bernanke.

Per il capo della banca centrale si stanno ancora pagando le conseguenze della crisi di cinque anni fa e la sua eredità continua a pesare: l’economia fatica a recuperare i posti di lavoro persi e il sistema finanziario lotta per far fronte alle conseguenze economiche, giuridiche ed altresì di reputazione a livello mondiale.

Fonte: online.wsj.com

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