Mark Carney attuale governatore della Bank of Canada e prossimo numero uno della Bank of England mette in guardia l’Europa contro l’austerity e invita i vertici di Bruxelles a prendere esempio dal Giappone.
Ecco cosa scrive in merito il “The Guardian”, uno dei principali quotidiani britannici.
Mark Carney avverte l’Europa
Il prossimo governatore della Bank of England ha avvertito l’Europa sul bisogno di mettere in atto riforme durature e significative allo scopo di evitare quello che è accaduto in passato in Giappone: una decade di recessione causata da misure di austerità.
Mark Carney, durante il suo ultimo discorso come governatore della Bank of Canada, ha detto “bisogna imparare la lezione proveniente dal Giappone sui pericoli delle mezze misure”.
Ha poi aggiunto:
“L’Europa rimane in recessione, con un economia strozzata dalla fiscal austerity, scarsa fiducia e condizioni di credito allarmanti. Profonde sfide attendono il suo sistema fiscale. Senza riforme significative e durature, ciò che attende il vecchio continente è una decade di stagnazione”.
Carney ha poi parlato dei recenti sforzi del Giappone per far ripartire la propria economia e porre fine ad una decade di deflazione attraverso “un audace esperimento politico”. Le iniziative, denominate Abenomics dal nome del Primo Ministro, Shinzo Abe, riguardano misure fiscali e monetarie, nonché un enorme contribuito da parte dello Stato che stampa sempre più moneta.
Carney ha fatto il suo discorso subito dopo l’uscita dei dati sull’inflazione inglese che, il mese scorso, è scesa più di quanto ci si aspettasse, dando potenzialmente a lui (prossimo governatore della BoE, ndr.) margini più ampi per sostenere l’economia con una nuova iniezione di quantitative easing che dovrebbe favorire la ripresa.
È stata la prima volta dallo scorso autunno i prezzi al consumo sono cresciuti su base annua del 2,4% ad aprile, a fronte dell’aumento del 2,8% registrato a marzo . L’ammorbidimento è stato portato dal prezzo più basso dei carburanti e dall’abbassamento del prezzo del petrolio, come ha sottolineato l’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS)
L’unico vero effetto al rialzo sull’inflazione è stato un aumento dei prezzi alimentari dopo i danni alle colture durante il lungo inverno. In un anno i prezzi del cibo aumentarono del 4.6% e con ciò il quadriennale prezzo dell’inflazione dei vegetali era al 9.9%.
Gli economisti avevano previsto che l’indice dei prezzi al consumo sarebbe arrivato ad un 2.6% per il mese di Aprile e dicevano che un risultato più facile avrebbe alleviato parte dell’immediata pressione su Carney, quando questo prenderà il timone della Banca d’Inghilterra a Luglio. Ma la più prevista inflazione dovrebbe riprendere di nuovo durante l’estate.
“La conclusione è questa e non è l’inizio di un collasso. Molte cadute sono temporanee. In ogni caso, questo probabilmente risparmierà a Mark Carney l’onere di scrivere al cancelliere per spiegare come mai l’inflazione è sopra il 3% nel suo primo mese di lavoro”,
ha detto Alan Clarke di Scotiabank.
L’inflazione è stata sotto il target del 2% stabilito dalla BoE per più di tre anni ed è salita ad un massimo del 5.2% nell’autunno del 2011. I dati diramati martedì hanno mostrato la prima caduta dei tassi da settembre ma gli economisti e la BoE prevedono maggiori variazioni, in concomitanza con l’effetto al ribasso dovuto alla fine del periodo di caduta dei prezzi del carburante. Tra il marzo e l’aprile di quest’anno, i prezzi di benzina e diesel sono passati rispettivamente a 2.1p e 3.9p al litro da 3.2p e 2.1p dell’anno prima.
Samuel Tombs di Capital Economics ha detto:
“sembra che l’inflazione salirà di nuovo nei prossimi mesi in cui raggiungeremo l’anniversario di un periodo di caduta dei prezzi della benzina e ci saranno degli sconti. In ogni caso, il picco, probabilmente a giugno potrebbe essere più vicino al 3% e non a quel 3.5% che avevamo previsto in precedenza. Comunque ciò che dobbiamo sottolineare è che i prezzi dovrebbero essere più controllati.”
L’Istituto nazionale di Statistica ha affermato che il core inflation, che deriva da cibo ed energia, raggiungerà il 2%, il livello più basso dall’autunno 2009. L’indice dei prezzi al dettaglio invece, che include anche i mutui, passerà dal 2.3% al 2.9%.
Il governo ha accolto con favore la discesa dell’inflazione. “è una buona notizia per le famiglie e le imprese. L’ inflazione è scesa di più della metà dal suo picco”, ha detto il Tesoro in una nota.
Ma i critici del governo di austerità hanno rilevato che gli aumenti dei prezzi erano maggiori rispetto alla crescita salariale dello 0,8%, lasciando molte famiglie a lottare per coprire i costi di base come cibo e bollette.
Il Ministro Laburista Cathy Jamieson ha commentato:
“ i salari sono in stagnazione, il prezzo del cibo sale così come le bollette, ogni famiglia possiede 891 pound in meno rispetto al 2010 a causa delle tasse e dei cambiamenti fiscali”.
Il TUC calcola che i lavoratori guadagnano 43 sterline in meno a settimana rispetto a tre anni prima. Il segretario generale del TUC Frances O’Grady ha detto “ gli stipendi sono scesi di quasi il 10% negli ultimi tre anni, erodendo il potere d’acquisto delle famiglie. A meno che non si inizino a vedere reali aumenti dei salari, il potere d’acquisto rimarrà basso e l’economia continuerà a permanere nella stagnazione”.
Traduzione a cura di: Vittoria Patanè. Fonte The Guardian.
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