La Bank of England non ha toccato né i tassi di interesse né il QE nella riunione di agosto. Le divisioni interne al Comitato hanno fatto crollare la sterlina.
La Bank of England non ha toccato né i tassi di interesse né il QE, come si può osservare anche sul nostro Calendario Economico.
Per decisione di Mark Carney e del Comitato di politica monetaria della BoE, i tassi di interesse sono stati lasciati allo 0,25%, cosa che non ha per nulla stupito le attese del mercato.La sterlina, però, è crollata a causa delle divisioni interne al MPC e il Governatore ha affermato che gli stessi tassi potrebbero salire più velocemente di quanto il mercato si aspetti.
A confermare il consensus di mercato c’è stata anche la decisione di ribadire a 435 miliardi di sterline il programma di acquisto da parte della Bank of England. A sorprendere, invece, sono state le revisioni delle stime su crescita e salari.
Le divisioni della Bank of England
Il mercato aveva previsto le odierne scelte della BoE sui tassi e sul QE, pertanto l’attenzione degli investitori si era tutta concentrata sul cambiamento dei voti all’interno del MPC. Nella scorsa riunione di politica monetaria 5 membri hanno votato a favore dello status quo, mentre 3 hanno votato per un rialzo dei tassi di interesse.
Oggi, nell’attesa riunione di agosto, la Bank of England si è mostrata ancora una volta divisa al proprio interno: 6 membri hanno votato per il mantenimento dei tassi ai livelli attuali, mentre soltanto 2 hanno optato per un rialzo. Il tono della BoE appare oggi molto più cauto rispetto all’ultima riunione.
Mark Carney, Ben Broadbent, Jon Cunliffe, Andrew Haldane, e i membri esterni Silvana Tenreyro e Gertjan Vlieghe hanno affermato di considerare l’economia ancora debole per poter parlare di un rialzo dei tassi di interesse. Il sestetto è preoccupato che essa si indebolirà ancora.
(EUR/GBP decolla dopo le decisioni BoE)
Bank of England su crescita e salari: brutte notizie
Se il mantenimento dei tassi di interesse allo 0,25% non ha per nulla sorpreso il mercato, a farlo sono state le nuove peggiorate previsioni di crescita della BoE. Per il 2017 non ci aspetta più una crescita economica dell’1,9%, ma una dell’1,7%. Nel 2018, invece, il Regno Unito non crescerà dell’1,7% ma dell’1,6%.
Brutte notizie dalla Bank of England anche per quanto riguarda i salari. Rispetto al 3,5% previsto a maggio, ora la BoE vede una crescita nel 2018 di soli 3 punti percentuali.
L’inflazione
L’inflazione è tornata al 2,6% a giugno dal 2,3% rilevato a maggio, confermando le attese. Il Comitato si aspetta un’inflazione al 3% per il prossimo ottobre, dato che il deprezzamento della sterlina continuerà a fare pressione sui prezzi al consumo. Secondo la Bank of England l’inflazione si manterrà sopra al target del 2% per tutto il periodo preso in considerazione dalle previsioni.
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