Bank of England sorprende: tassi fermi, ma occhio a maggio. Sterlina avanza

C. G.

22/03/2018

La riunione della BoE in focus: tassi di interesse e QE invariati, sterlina in rally, ma quali sorprese per il futuro della politica monetaria britannica?

Bank of England sorprende: tassi fermi, ma occhio a maggio. Sterlina avanza

La riunione della Bank of England si è conclusa senza toccare né i tassi di interesse né il Quantitative Easing, esattamente come previsto dalla maggior parte del mercato. Eppure, le divisioni interne al Comitato hanno permesso alla sterlina di guadagnare terreno.

Le decisioni della BoE di Carney sono state comunicate pochissime ore dopo il primo meeting Fed di Jerome Powell, che ha invece scelto di alzare il costo del denaro dall’1,50% all’1,75%, anche in questo caso confermando appieno le previsioni degli analisti.

Dagli USA al Regno Unito, l’attenzione degli esperti non sembra riuscire ad allontanarsi dalla politica monetaria delle banche centrali. L’odierna riunione della Bank of England non sarà seguita dalla tradizionale conferenza stampa di Mark Carney: alla comunicazione sui tassi di interesse, la BoE ha però già accompagnato i consueti verbali di politica monetaria, il contenuto dei quali sarà disponibile nelle righe che seguiranno.

Riunione BoE: le decisioni di Carney e Co.

I tassi di interesse della Bank of England sono rimasti allo 0,50%. Il Comitato di politica monetaria della BoE non ha votato all’unanimità per il mantenimento del costo del denaro ai livelli attuali, in questo caso sorprendendo le previsioni degli esperti.

Due dei 9 componenti - Ian McCafferty e Michael Saunders - hanno votato in favore di un rialzo dei tassi di interesse, alla luce delle condizioni del mercato del lavoro e in virtù di un’inflazione ancora sopra il target del 2%. I due non sono riusciti però a convincere il resto del Comitato che, come si legge nelle minute, ha preferito attendere le nuove previsioni economiche di maggio.

Anche il Quantitative Easing non è stato toccato da Mark Carney e, in virtù delle decisioni oggi comunicate, proseguirà ancora ad un ritmo di 435 miliardi di sterline. In questo caso, però, tutti i membri del Comitato si sono espressi nella stessa direzione.

La maggior parte degli esperti ha fatto notare come, dopo il cambiamento di forward guidance di febbraio, i dati macro non siano stati così solidi, soprattutto dall’ultimo Report sull’Inflazione di febbraio. Condizioni non sufficienti dunque a giustificare un rialzo dei tassi di interesse o una variazione del QE.

Si pensi soltanto all’ultima rilevazione sull’andamento dei prezzi al consumo: a febbraio, l’inflazione britannica è avanzata di un 2,7% che ha fatto i conti con il 2,8% previsto e con il 3% precedente. Stesso discorso per l’inflazione core, che ha rivelato un 2,4% inferiore alle attese al 2,5%. Proprio con riferimento all’inflazione, Carney e i suoi si attendono una discesa nel breve termine, ma comunque una permanenza del dato sopra il target del 2%.

Nonostante i salari siano avanzati e la disoccupazione sia scesa, l’odierna riunione della Bank of England non ha potuto ignorare l’impatto dei salari aggiustati all’inflazione, ancora troppo pesante per sostenere la volontà di spesa dei consumatori e dunque ancora negativo per l’outlook di crescita.

Per le minute, comunque, le paghe continueranno a crescere in risposta al restringimento del mercato del lavoro. Tutto ciò garantirà maggiore fiducia sulla crescita e sul costo del lavoro unitario.

Nei verbali BoE anche un riferimento all’ipotesi di guerra commerciale resa sempre più concreta dalle decisioni di Donald Trump. L’impatto delle tariffe sarà limitato, ma comunque poco gradito alla Bank of England.

Breve riferimento anche alla Brexit che continuerà a rappresentare la più significativa fonte di incertezza per l’outlook economico.

BoE alzerà i tassi a maggio?

Nonostante gli esperti si siano mostrati totalmente concordi nell’escludere un rialzo dei tassi di interesse nell’odierno meeting Bank of England, gran parte del mercato si è da subito interrogata circa le possibili sorprese in arrivo con la riunione di maggio.

La probabilità che il meeting di maggio rialzi il costo del denaro di 25 punti base sono salite al 90% circa. A confermare le previsioni del mercato gli stessi verbali BoE, che hanno permesso alla sterlina di guadagnare terreno.

Le previsioni di Sir David Ramsden, oggi Chief Economic Adviser al tesoro britannico, avevano già lasciato intravedere un ritocco del costo del denaro, soprattutto in virtù di quell’accordo sulla Brexit trovato tra Ue e Regno Unito, che ha contribuito ad allontanare l’incertezza del mercato.

“Ora che l’accordo sul periodo di transizione è stato trovato - cosa che aiuterà a cementare l’ipotesi di un cammino più morbido per la Brexit - rimangono pochissime altre barriere per un rialzo nel breve termine”,

aveva affermato James Smith di ING prima di conoscere le decisioni dell’odierna riunione Bank of England.

Tutti gli occhi saranno ora puntati sul meeting di maggio, dove un aumento dei tassi di interesse sarà probabilmente accompagnato e giustificato in sede di conferenza stampa da Mark Carney e dai suoi colleghi.

L’odierna riunione BoE ha permesso alla sterlina di guadagnare terreno sia contro il dollaro USA che contro la moneta unica. Il tasso di cambio GBPUSD sta scambiando in rialzo su quota 1,415, mentre EURGBP sta viaggiando con un rosso dello 0,22% su quota 0,8706.

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