Bando Faber 2020: contributi a fondo perduto per le piccole imprese lombarde

Fabio Pasinetti

12 Maggio 2020 - 08:48

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Regione Lombardia ha riconfermato la nuova edizione del bando Faber a sostegno dell’innovazione dei processi produttivi. I dettagli e come partecipare.

Bando Faber 2020: contributi a fondo perduto per le piccole imprese lombarde

A partire dalle ore 10:00 di martedì 19 maggio 2020, e fino alle ore 12:00 del 19 giugno 2020, le imprese lombarde, attraverso il bando Faber, avranno la possibilità di presentare domanda per ottenere un contributo a fondo perduto da Finlombarda.

La misura di finanza agevolata è volta a sostenere gli investimenti delle micro e piccole imprese lombarde fornendo a quest’ultime un contributo pari al 30% del budget di spesa ritenuto ammissibile.

Vediamo come funziona il bando Faber 2020 e come richiedere l’agevolazione a Finlombarda.

Bando Faber 2020: cosa finanzia il bando regionale lombardo

Il bando è rivolto alle micro e piccole imprese manifatturiere, edili e artigiane che intendono investire in nuovi macchinari, impianti e attrezzature finalizzati ai seguenti obiettivi:

  • raggiungere le condizioni ottimali di produzione;
  • massimizzare l’efficienza nell’utilizzo di fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua;
  • ottimizzare la produzione e la gestione dei rifiuti favorendo la chiusura del ciclo dei materiali e applicando concretamente l’innovazione ambientale nei processi produttivi.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute e fatturate dal 25 febbraio 2020 e rendicontate entro il 16 dicembre 2020.

Le voci di spesa ammissibili previste dal bando Faber sono le seguenti:

  • nuovi macchinari, impianti di produzione e attrezzature strettamente funzionali all’obiettivo dell’investimento;
  • nuove macchine operatrici e relative attrezzature;
  • beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni software) connessi a investimenti in beni materiali «Industria 4.0» correlati ai macchinari di cui sopra;
  • opere murarie strettamente connesse all’installazione ai macchinari e agli impianti entro un limite massimo del 20% delle spese ammissibili;
  • formazione per i dipendenti dell’impresa in relazione all’investimento previsto entro il limite del 10% del totale dell’investimento in macchinari e beni immateriali;
  • strumenti e macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali e sistemi di misura e controllo della temperatura corporea a distanza anche con sistemi di rilevazione biometrica, solo se in aggiunta all’acquisto di uno o più beni direttamente connessi alla produzione entro il limite del 20% della somma dell’investimento in macchinari e software.

Bando Faber 2020: il contributo a fondo perduto

L’agevolazione prevista da Regione Lombardia consiste in un contributo a fondo perduto pari al 30% delle spese ammissibili. Il limite massimo del contributo è fissato a 35.000€. L’ammontare di spesa minimo per presentare domanda per il bando Faber 2020 è previsto a 25.000€.

Nell’ipotesi di massimizzazione del beneficio con investimenti pari a 115.000 € in macchinari tramite il bando è possibile ricevere un contributo a fondo perduto di 35.000 €.

Il contributo a fondo perduto è concesso in regime de minimis. La struttura del bando, in ottemperanza dei limiti previsti dal de minimis, permette di essere utilizzato con una seconda agevolazione denominata Credito Adesso che fornisce alle imprese lombarde finanziamenti a tasso zero. In questo modo una micro o piccola impresa ha la possibilità di fare fronte alle spese per investimenti previsti per la parte non coperta dal contributo a fondo perduto.

Come presentare domanda per ricevere il contributo a fondo perduto

La domanda per essere ammessi al bando Faber 2020 dev’essere presentata, secondo il procedimento previsto, per il tramite del portale messo a disposizione da Regione Lombardia. Le richieste verranno verificate attraverso una procedura valutativa a sportello.

La dotazione finanziaria è pari a 5.000.000 €. Il bando prevede comunque la possibilità dell’overbooking per le domande presentate una volta esauriti fondi disponibili. In questo modo l’ente regionale si riserva la possibilità di rifinanziare il bando in un secondo momento.

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