Cos’è la finanza agevolata? Tipologie di contributi e come le imprese possono approfittarne

Fabio Pasinetti

15/07/2019

15/07/2020 - 15:48

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Una guida utile a comprendere i concetti chiave della finanza agevolata e le tipologie di contributi previste dal legislatore.

Cos’è la finanza agevolata? Tipologie di contributi e come le imprese possono approfittarne

Tipicamente non esiste una definizione univoca di finanza agevolata. Tuttavia, con questo termine ci si riferisce a tutti quegli strumenti che il legislatore - regionale, nazionale o comunitario – mette a disposizione nei confronti delle imprese, al fine di incentivare lo sviluppo economico e rafforzare il tessuto imprenditoriale.

La finanza agevolata è uno dei principali stimoli dell’ecosistema economico nazionale, ragion per cui rappresenta il tema centrale della politica industriale di un determinato Paese. Attraverso questo strumento uno stato può caratterizzare la propria programmazione economica, prevedendo aiuti alle imprese, sgravi fiscali o incentivi volti ad accrescere la competitività.

Vediamo quindi le diverse tipologie di contributi previste per le imprese attraverso il sistema di finanza agevolata.

Cos’è la finanza agevolata

Negli ultimi anni per accrescere la competitività del sistema Paese, per favorire lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e per sostenere gli investimenti aziendali in certi comparti economici, si è assistito alla proliferazione di vari strumenti e progetti di Finanza agevolata.
In buona sostanza, la finanza agevolata ha l’obiettivo di affiancare l’impresa durante tutte le fasi necessarie per ottenere e beneficiare delle agevolazioni, siano esse comunitarie, nazionali o regionali.
Le fonti di finanza agevolata derivano da un quadro normativo piuttosto articolato che occorre conoscere ad hoc.

A livello comunitario Bruxelles ha previsto ed approntato tutta una serie di strumenti di finanza agevolata (programmi, quadri strutturali, ecc.), i quali sono direttamente utilizzabili dalle imprese operanti in uno degli Stati membri o sono recepiti con la normativa nazionale e/o regionale.

A livello nazionale, il Governo Italiano promulga leggi, decreti e regolamenti volti a favorire e ad agevolare il sostegno economico-finanziario delle imprese italiane costituende, oltre a quelle già operanti in diversi comparti.

Le varie Regioni italiane attuano politiche di intervento e di agevolazione finanziaria a favore delle piccole e medie imprese, attraverso la pubblicazione di numerose leggi regionali di aiuto.

A livello locale, le Camere di Commercio della Provincia dove è iscritta l’impresa nel Registro delle Imprese approntano una serie di strumenti e di Bandi pubblici a cui possono accedere le imprese aventi una vocazione territoriale. Si tratta di bandi volti a sostenere le imprese operanti nei settori economici che sono considerati “chiave” per il tessuto economico provinciale e per il marketing territoriale.

Come si può ben comprendere dal framework delineato, la disciplina legislativa relativa ai progetti di Finanza agevolata a sostegno dell’imprenditoria italiana e comunitaria è assai complessa e sempre sotto la costante “lente” del Legislatore.

In sintesi, si può definire come Finanza agevolata qualsiasi strumento che il legislatore mette a disposizione delle imprese in termini di ricerca di vantaggio competitivo, il quale incide positivamente sullo sviluppo aziendale, va a finanziare l’attività di investimento e/o a sgravare dal punto di vista fiscale l’attività economica.

Finanza agevolata: il contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto, detto anche contributo in conto capitale, rappresenta la tipologia di finanza agevolata più conosciuta. In linea di massima si intende per contributo a fondo perduto un’erogazione monetaria non soggetta all’obbligo di restituzione.

Tale erogazione si struttura tipicamente sotto forma di contributo percentuale su un totale di spese ammissibili previste da bando.

Prestiti a tasso zero: i finanziamenti agevolati

Il finanziamento agevolato è una tipologia di prestito di durata variabile concesso da un ente erogatore pubblico, da un istituto bancario o da entrambi in regime di compartecipazione.

Tale finanziamento presenta tipicamente un tasso di interesse di gran lunga inferiore rispetto ai tassi di mercato (stimato allo 0,5%). Per tale ragione i finanziamenti agevolati rasentano il tasso zero in termini di interessi. L’incentivo - guadagno - per l’impresa risiede nella differenza tra suddetto tasso e il tasso di mercato.

Finanza agevolata sotto forma di sgravi fiscali

Lo sgravio fiscale è un’altra tipologia di contributo, pensata dal legislatore, volta a incentivare determinate attività aziendali. Nella maggior parte dei casi, nel mondo della finanza agevolata, lo sgravio fiscale avviene sotto forma di credito d’imposta, ovvero un credito vantato nei confronti dell’Agenzia delle Entrate , utilizzabile in compensazione tramite F24, in sede di pagamento delle imposte dovute.

Un’altra tipologia di incentivo sono invece gli sgravi contributivi. Questo genere di incentivo consiste in agevolazioni concesse alle imprese che accettano di assumere determinate categorie di lavoratori.

Sostegno agli investimenti: la garanzia del credito

La garanzia del credito è una forma di aiuto nei confronti delle imprese al fine di rendere le stesse più affidabili e quindi più finanziabili in sede di richiesta di finanziamenti.

La garanzia pubblica del Mediocredito Centrale rappresenta la garanzia del credito più diffusa in Italia. Questo strumento, messo a disposizione da Invitalia, è rivolto alle micro, piccole e medie imprese italiane e garantisce le operazioni finanziare, concesse da un’istituto di credito, finalizzate all’attività d’impresa.

La possibilità di usufruire di tale agevolazione è subordinata a una valutazione economico-finanziaria e andamentale dell’impresa richiedente.

Strumenti di intervento nel capitale di rischio e agevolazioni connesse

Con l’intervento nel capitale di rischio di una determinata impresa si intende la partecipazione, di un partner istituzionale/pubblico, con una quota di minoranza, nel capitale di rischio di una società richiedente.

Questo genere di attività ha una doppia valenza: da un lato si assiste a un rafforzamento significativo della compagine societaria verso terzi, come ad esempio le banche in caso di richiesta di finanziamenti; d’altro lato, la partecipazione nel capitale di rischio è accompagnata dall’erogazione di un finanziamento agevolato a sostegno di una determinata attività.

Agevolazioni e bandi di finanziamento: come approfittarne?

Le imprese operanti sul territorio comunitario possono beneficiare e approfittare dei diversi Bandi di finanziamento che vengono aperti periodicamente a livello nazionale, regionale e/o locale.

Possono trattarsi di sostegni economici messi a Bando (si pensi ai Bandi pubblicati dalle Regioni e dalle Camere di Commercio) e sono caratterizzati spesso da un settore specifico di intervento (filiera della nautica, innovazione tecnologica, rilancio e sostegno del comparto primario, imprenditoria femminile, produzione di energia da fonti rinnovabili ecc.), da un importo complessivo messo a disposizione del bando e/o da requisiti che l’imprenditore e/o i soci devono possedere per fruire delle risorse economiche stanziate.

Le imprese possono approfittare anche delle procedure “a sportello” che, a differenza di quelle a Bando, non prevedono un periodo definito per la raccolta delle domande e rimangono a disposizione finché non si esaurisce la dotazione finanziaria del fondo.

Per capire di quali progetti di finanza agevolata l’impresa può approfittarne a proprio vantaggio economico e fiscale, occorre inquadrare sempre la propria attività d’impresa in modo corretto.

Dimensione aziendale (piccola, media, grande, artigiana, cooperativa ecc.), settore di appartenenza (turismo, commercio, industria, costruzioni ecc.), tipologia di spesa (investimenti, certificazioni, innovazioni) e ubicazione geografica (Regione, Provincia, Comune) sono i principali parametri che devono essere tenuti in considerazione maggiormente dalle imprese che debbano reperire il migliore Progetto di Finanza agevolata.

Sulla base della valutazione del progetto aziendale, si individua il bando o la proposta di finanziamento più appropriata a sostenere il fabbisogno finanziario e si procede alla redazione del Business plan, il quale è corredato da una parte prettamente descrittiva del progetto e da una parte economico/finanziaria e relativa agli investimenti da sostenere.

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