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Banche, nuova moratoria per il credito alle PMI: i dettagli e le novità
lunedì 23 settembre 2013, di
Al via la nuova moratoria per il credito alle piccole e medie imprese: un’autentica boccata d’ossigeno da parte delle banche al tessuto connettivo dell’economia italiana. L’altro ieri, infatti, l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) ha reso noto l’elenco dei 281 istituti che hanno aderito alla moratoria per le PMI. L’elenco è disponibile sul sito dell’associazione guidata da Antonio Patuelli (www.abi.it) e, come si legge nel comunicato stampa diffuso dall’associazione:
L’80,6% degli sportelli su tutto il territorio nazionale sta lavorando per metterla a disposizione della propria clientela.
Gli interventi previsti
Gli interventi finanziari previsti dalla nuova moratoria sono di 3 tipi:
- Operazioni di sospensione dei finanziamenti a medio-lungo termine;
- operazioni di allungamento dei mutui e delle scadenze del credito a breve termine;
- operazioni di finanziamento per le imprese che avviano processi di rafforzamento patrimoniale.
I requisiti dei richiedenti
La filosofia alla base dell’iniziativa è sempre la stessa: possono beneficiarne le imprese che, pur manifestando un’eccessiva incidenza degli oneri finanziari sul fatturato per effetto della crisi economica, sono economicamente sane.
Chi chiederà di poter usufruire delle misure previste, dovrà impegnarsi a fornire elementi che evidenzino prospettive di sviluppo o di continuità aziendale, ad esempio attraverso il portafoglio ordini, il business plan, i piani di ristrutturazione aziendale.
Le novità
Gli elementi di novità rispetto al passato includono un più ampio periodo massimo di
allungamento dei mutui. Leggiamo nel comunicato dell’ABI:
Le operazioni avranno condizioni contrattuali invariate se l’impegno dell’impresa è quello di avviare entro 12 mesi dall’ottenimento dell’allungamento, processi di rafforzamento patrimoniale o di aggregazione. In caso contrario le operazioni possono prevedere una variazione del tasso d’interesse, in misura non superiore all’aumento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’iniziale erogazione. La variazione non potrà di norma superare il 2%.
Tra le innovazioni c’è anche la possibilità di sospendere le operazioni di apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria, a patto che sia previsto un piano di rimborso rateale nel quale siano identificabili le quote capitale e interessi delle singole rate, o che siano operazioni assimilabili in termini di strutturazione del piano di rientro.
Possono inoltre essere sospesi nuovamente i mutui già sospesi ai sensi dell’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e della successiva proroga.
Tempi e scadenze
Il nuovo accordo è già operativo per le banche contenute nell’elenco, che si impegnano a renderlo operativo entro 30 giorni lavorativi dalla data di adesione. Le richieste dovranno essere presentate dalle imprese entro il 30 giugno 2014. Le domande di allungamento dei mutui che, a tale data, dovessero trovarsi ancora in fase di sospensione, potranno essere presentate entro il 31 dicembre 2014.
I risultati delle precedenti moratorie
L’ABI ha voluto sottolineare inoltre i risultati già ottenuti dalle precedenti moratorie: con l’accordo di febbraio 2012, le banche hanno sospeso fino al 31 luglio di quest’anno circa 106.000 mutui a livello nazionale, pari a 32,3 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata superiore a 4,3 miliardi di euro. Se si considerano anche le due tornate degli anni 2009-2010, si raggiunge un totale di 370.000 mutui sospesi, pari a oltre 100 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata circa 20 miliardi di euro.