E’ un altro grande bluff dell’economia dell’Eurozona. Si diffonde la notizia di un tetto anti-spread che a partire da settembre potrebbe funzionare da calmiere per la crisi, ma la buona notizia dura poco; la BCE smentisce e la conseguenza è la nuova impennata dello spread.
Chi farà cosa, e quando?
Questo lunedì i mercati europei si sono mossi positivamente, dopo che il report del Der Spiegel aveva illustrato la possibilità di un programma della BCE per porre un tetto allo spread dei paesi a rischio, ma la favola è finita ben presto con la smentita da parte dell’Istituto di Francoforte.
Secondo le fonti della Banca Centrale Europea l’articolo "può indurre in errore" ed è assolutamente "fuorviante". Si apprende che quanto descritto è ancora un progetto in fase embrionale e, sicuramente, il 6 settembre all’Eurotower non verranno presentate le misure puntuali per l’intervento.
L’effetto sui mercati è stato pressoché immediato: spread di nuovo in risalita verso quota 422 e borse in discesa.
A quanto pare sembrerebbe che i mercati non attendano altro che un segnale concreto da parte della BCE che, invece, continua a preferire la linea dei rimandi e delle valutazioni plausibili.
In un gioco, quello dell’Euro, che ogni giorno somiglia sempre più al grande bluff. "Ne discuteremo ancora", è la solenne promessa dei vertici politici ed economici dell’area Euro, cui ormai nessuno sembra più disposto a fare caso.
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