BCE: giù le stime sul PIL in Eurozona, pesa la crisi dei mercati emergenti

Rosaria Vincelli

17 Settembre 2015 - 15:09

La BCE rivede al ribasso le previsioni di crescita nell’Eurozona soprattutto a causa della crisi dei mercati emergenti. La Banca centrale è pronta per un’estensione del QE.

BCE: giù le stime sul PIL in Eurozona, pesa la crisi dei mercati emergenti

Nell’ultimo bollettino economico pubblicato dalla Banca centrale europea (BCE) le prospettive di aumento del PIL dell’Eurozona sono state riviste al ribasso soprattutto a causa dell’impatto negativo che arriva dall’esterno quale la crisi dei mercati emergenti, in particolare il rallentamento della Cina.

Le previsioni sul PIL dell’Eurozona, aggiornate dalla BCE, si attestano ora all’1,4% nel 2015, a +1,7% nel 2016 e +1.8% nel 2017. Le previsioni non sono rosee, ma in base a quanto spiega la BCE, in un’ottica di lungo periodo la crescita dovrebbe continuare seppure ad un ritmo più lento rispetto alle previsioni iniziali.

La ripresa dei Paesi dell’Eurozona resta confermata, ma non si può negare che l’andamento incerto dei mercati e la frenata delle economie emergenti creino una situazione di disagio.

Il nodo centrale da sciogliere resta l’inflazione, che dalle previsioni della BCE nel breve periodo resterà bassa, ma per il futuro appare difficile dare risposte certe poiché non si sa quanto gli andamenti economici incerti e le turbolenze sui mercati finanziari possano durare. Si prevede un’accelerazione dell’inflazione sul finire del 2015, con una stima approssimativa dello 0,1% per il 2015, 1,1% per il 2016 e 1,7% per il 2017.

BCE: pronta ad intervenire se necessario
La Banca Centrale Europea si è detta pronta ad intervenire qualora lo ritenesse necessario, “ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili nell’ambito del proprio mandato”.
Il Consiglio della BCE conferma il proprio programma di acquisto di attività finanziarie, previsto dal quantitative easing, in campo da marzo, allo scopo di ridurre i rischi derivanti da un’inflazione troppo bassa per un periodo prolungato.

BCE pronta all’estensione del QE
La Banca centrale europea, durante l’ultima conferenza stampa di settembre del presidente Mario Draghi, si è detta disposta ad apportare delle modifiche al piano di quantitative easing sia in termini di durata che di composizioni qualora le condizioni economiche si rivelassero ancora sfavorevoli all’inizio di un processo di normalizzazione della politica monetaria.

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