BCE e BoE: nuovi interventi in vista? Scenari, aspettative e ultime decisioni

Federica Agostini

03/10/2012

BCE e BoE: nuovi interventi in vista? Scenari, aspettative e ultime decisioni

Atteso per domani l’appuntamento con i due colossi finanziari d’Europa: la Banca Centrale Europea e la Bank of England che saranno le protagoniste sulla giornata economica visto che entrambe rilasceranno le proprie dichiarazioni sulla politica monetaria. Ecco dunque quali sono stati gli ultimi sviluppi e quali sono le aspettative per questi appuntamenti con le banche centrali che, potenzialmente, saranno i market mover più impattanti della giornata.

Bank of England

Ultime decisioni

Le ultime dichiarazioni della Bank of England (BoE) hanno sorpreso le aspettative degli analisti: nessuna variazione alla politica monetaria. Durante l’ultimo intervento, infatti, la BoE ha lasciato invariato il tasso ufficiale allo 0.50% e non ha esteso il programma di quantitative easing (che dovrebbe terminare questo novembre) oltre i 50 miliardi stabiliti.

Aspettative per domani

Parere condiviso di molti economisti, le Olimpiadi di Londra hanno contribuito al rialzo dell’economia inglese, permettendo finalmente la risalita dalla recessione economica durante il terzo trimestre dell’anno. E, sebbene, siano in parecchi ormai a sostenere la necessità che la BoE aggiorni in qualche modo le proprie decisioni in fatto di politica monetaria, la maggior parte degli analisti ritiene che anche questa volta non ci saranno interventi da parte della banca centrale ovvero, il tasso di interesse sarà mantenuto allo 0.50% e non avverrà l’estensione del programma di "asset purchase facility" cioè quel programma secondo il quale la BoE stampa moneta da utilizzare per l’acquisto di beni nel libero mercato.

Possibili scenari sul mercato

Sebbene non siano previsti cambiamenti, l’intervento della BoE desterà comunque grandi interessi. Durante l’ultimo meeting è venuto fuori che uno dei membri della commissione avrebbe ritenuto "opportuno" l’ampliamento del programma QE, inoltre sembra che le misure di austerity imposte nell’Eurozona stiano rallentando la fase di crescita del Regno Unito. Molti analisti, infatti, ritengono che la BoE possa incrementare il programma di acquisti sul mercato entro la fine dell’anno, ma è poco verosimile che questo avvenga a settembre. In generale, tanto le decisioni della BoE sui tassi di interesse, quanto il meeting della BCE, tendono ad essere ribassiste.

Banca Centrale Europea

Ultime decisioni

Durante l’ultimo intervento della Banca Centrale Europea (BCE), il Presidente Mario Draghi ha lanciato il programma definito OMT (Outright Monetary Transaction) ovvero, un piano secondo il quale la BCE può comprare illimitatamente il debito dei paesi problematici acquistandone titoli di stato a maturazione tra 1 e 3 anni.

Il programma, disegnato per contribuire all’abbassamento dei tassi di interesse sui titoli dei paesi afflitti dal debito, prevede però misure condizionali, ovvero l’adesione al fondo ESM. Il piano però, non ancora messo in atto, ha suscitato polemiche e opposizioni, prima fra tutte quella della Germania.

Aspettative per domani

Secondo la maggior parte degli analisti, lanciando questo imponente programma la BCE ha già messo in tavola tutti gli assi che aveva nella manica. Detto questo, non tutti si aspettano che la BCE possa annunciare nuovi grandi cambiamenti. Secondo gli analisti è possibile che la Banca Centrale Europea prenda in considerazione la possibilità di tagliare i tassi di interesse entro il trimestre corrente, ma non a questo meeting di settembre e non fintanto che la situazione sugli aiuti a Spagna e Grecia non sia resa più chiara.
Così, secondo gli analisti, la possibilità è che domani i tassi di interesse siano lasciati allo 0.75% e nessun nuovo programma di stimoli sia annunciato.

Possibili scenari sul mercato EUR/USD

Se nulla dovesse accadere, il rally di brevissimo-periodo sul cambio EUR/USD potrebbe battere la ritirata. Durante gli ultimi giorni, il cambio Euro/Dollaro ha tentato più volte la rottura della resistenza psicologica del 1.2950. Tuttavia, un mancato intervento della BCE potrebbe avere conseguenze ribassiste sul cambio, anzi, scrive Callum Henderson, a capo della FX Research presso lo Standard Chartered, l’intera questione della crisi dell’Eurozona rimane ribassista.

D’altra parte, sebbene non siano attesi interventi della BCE, molti analisti sostengono che dall’intervento di domani sia possibile quantomeno evincere indicazioni o "dritte" sulle intenzioni future della Banca Centrale Europea perché, dopotutto, è innegabile che l’assetto economico della zona Euro sia dei più tetri e la stessa BCE è consapevole della necessità del proprio intervento.

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