Azioni, ecco su quali settori puntare in vista della ripresa post-Covid

Pierandrea Ferrari

24 Maggio 2021 - 16:59

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Con la campagna vaccinale ormai a pieno regime anche in Europa, le politiche accomodanti delle banche centrali e le condizioni di finanziamento favorevoli, la ripresa economica non è più un miraggio. Ecco come riposizionarsi sul mercato, secondo Pimco, per sfruttare il rimbalzo.

Azioni, ecco su quali settori puntare in vista della ripresa post-Covid

Primi spiragli di ripresa economica iniziano già ad intravedersi, dall’Europa agli Stati Uniti, grazie al cambio di passo della campagna vaccinale, alle politiche dovish delle banche centrali e alle condizioni di finanziamento favorevoli. Un rimbalzo attesissimo che, côté finanziario, potrebbe offrire nuove opportunità di profitto per gli investitori dell’azionario: ecco quali sono i settori da tenere d’occhio secondo Pimco, società di gestione attiva di fondi obbligazionari.

Azioni, ecco su quali settori puntare in vista della ripresa post-Covid

La ripresa all’orizzonte, per il Chief Investment Officer di Pimco Dan Ivascyn, “è in larga parte già prezzata”, ma occasioni a buon mercato non mancano. Prima, tuttavia, è il caso di “togliere alcune fiche dal tavolo, in particolare in alcuni di quei settori che hanno guidato la ripresa, come ad esempio alcune aree più generiche del credito investment grade e high yield”, per poi puntare su settori ciclici che dovrebbero ottenere un sicuro giovamento dalla riapertura dell’economia, come il gaming, il tempo libero e quelli legati direttamente o indirettamente alla ripresa di viaggi nazionali e internazionali.

Da sovrappesare nel segmento orientato al rendimento del proprio portafoglio ci sono, secondo Ivascyn, alcune aree come i mercati di prodotti strutturati che sono sostenuti da beni durevoli, mentre quelli emergenti rimangono da attenzionare perché potrebbero beneficiare di una ripresa globale più sincronizzata nel corso di quest’anno e del 2022.

Occhio all’obbligazionario di alta qualità

Sul fronte macroeconomico, invece, Ivascyn vede un crescita dell’inflazione con rischi nel breve termine, dovuta al significativo stimolo fiscale, che dovrebbe però finire per livellarsi sulla spinta di forze disinflazionistiche come l’innovazione tecnologica o le valutazioni elevate degli asset, finendo così per non discostarsi troppo dai tassi, come da obiettivo delle banche centrali. Per questo, con trend inflativi relativamente sotto controllo, da Pimco si aspettano di vedere «più valore nei segmenti di qualità superiore dell’obbligazionario».

Più in generale, nella logica di bilanciare considerazioni top-down con analisi bottom-up, Pimco punta sulla flessibilità, che potrebbe aprire l’opportunità di «trarre vantaggio da rendimenti più elevati per la stessa unità di rischio», citando come area interessante la possibilità di «muoversi lungo lo spettro della liquidità. Rinunciando a un po’ di liquidità, espandendo il set di opportunità, gli investitori possono generare rendimenti molto interessanti in alcuni segmenti privati del mercato e in alcune aree di natura più complessa».

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