Il caso Tesla: Musk vende ancora azioni, titolo perde quasi il 20% in pochi giorni

Violetta Silvestri

16 Novembre 2021 - 11:05

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Azioni Tesla in focus, tra le mosse di Musk, lo scambio provocatorio di tweet e la causa di JP Morgan contro il colosso dei veicoli elettrici. Il titolo ha ceduto quasi il 20% in 10 giorni: i motivi.

Il caso Tesla: Musk vende ancora azioni, titolo perde quasi il 20% in pochi giorni

Azioni Tesla osservate speciali: nel pre-market di oggi, martedì 16 novembre, il titolo continua a cedere terreno, oltre l’1,50%.

In soli 10 giorni, la società ha perso quasi il 20% nelle contrattazioni a Wall Street: pesano le ultime mosse di Musk, che sta continuando a vendere azioni proprie.

Intanto, le vendite che si sono abbattute sul titolo nella giornata di lunedì 15 novembre hanno portato la capitalizzazione del colosso produttore di auto scendere sotto i 1000 miliardi di dollari.

A rendere ancora più volatili le azioni Tesla ci ha pensato JP Morgan, che ha fatto causa alla società di Musk. Che succede al miliardario dei veicoli elettrici?

Musk vende ancora azioni: Tesla diventa un caso

Elon Musk continua a scaricare le azioni in Tesla, esercitando le sue opzioni e vendendo altri 930 milioni di dollari in azioni lunedì 15 novembre. La mossa è arrivata dopo aver scaricato azioni per 6,9 miliardi di dollari la scorsa settimana.

Secondo i documenti depositati lunedì alla Securities and Exchanges Commission, Musk ha venduto più di 934.000 azioni lunedì a prezzi che vanno da $ 6,25 a $ 1.028 per azione.

In totale, il miliardario dei veicoli elettrici ha ceduto circa 7,23 milioni di azioni per un valore di 7,83 miliardi di dollari dall’8 novembre. La decisione è stata presa dopo un sondaggio Twitter nel quale si chiedeva se fosse opportuno o no vendere il 10% della sua quota di Tesla.

Il selloff di Musk ha portato alla peggiore performance settimanale per le azioni Tesla in più di un anno. ll titolo è sceso di quasi il 2% lunedì e di oltre il 17% dal 6 novembre.

Se Musk intende davvero vendere il 10% delle sue azioni, il target è ancora lontano. A partire dalla scorsa settimana, la sua quota ammontava a circa 17 milioni di azioni, quindi avrebbe avuto circa 9,77 milioni di azioni da vendere.

Musk, l’uomo più ricco del mondo, ha milioni di stock option che deve esercitare entro agosto 2022 e ha dichiarato a settembre che intendeva vendere una grossa fetta di azioni nel quarto trimestre. La CNBC ha riferito la scorsa settimana che ha dovuto affrontare una fattura fiscale di circa $ 15 miliardi su tali opzioni.

Il caso Tesla si è arricchito anche del tweet di Mr Big Short Michael Burry, un famoso investitore. Secondo il suo messaggio, Musk aveva usato come garanzia per prestiti personali circa 88 milioni di azioni, o il 36% della sua partecipazione totale. Le vendite, quindi, sarebbero legate a questo motivo.

Nonostante il recente crollo, comunque, le azioni Tesla sono ancora in rialzo del 44% da inizio anno e hanno guadagnato il 148% negli ultimi 12 mesi.

JP Morgan fa causa a Tesla

A complicare la situazione di Tesla e a spingere il titolo sempre più verso la volatilità, è arrivata anche la comunicazione di JP Morgan Chase: farà causa alla società di Musk.

La banca d’affari ha affermato che, nell’ambito di una serie di transazioni di warrant nel 2014, Tesla ha accettato di pagarla in azioni o contanti se, alla scadenza dei warrant a giugno e luglio, il prezzo delle azioni di Tesla fosse superiore al prezzo contrattuale. Se il prezzo delle azioni di Tesla alla data di scadenza fosse inferiore al prezzo di esercizio, JPMorgan non otterrebbe nulla. Le azioni “erano ben al di sopra dei prezzi di esercizio” originali e rettificati alla loro scadenza, secondo la banca.

Lunedì 15 novembre, JPMorgan Chase ha quindi citato in giudizio Tesla per 162,2 milioni di dollari non corrisposti, accusando la compagnia di auto elettriche di Elon Musk di aver violato “in flagranza” il contratto.

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