Azioni Carige in rosso: Malacalza valuta alternativa al fondo Apollo. Target 0,52€?

Livio Spadaro

31 Marzo 2016 - 09:41

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Le azioni Carige scambiano in ribasso in attesa di novità sull’offerta Apollo. Malacalza sembra intenzionato a trovare un’alternativa alla proposta americana.

Azioni Carige in rosso: Malacalza valuta alternativa al fondo Apollo. Target 0,52€?

Le azioni di banca Carige perdono il -1,68% a quota 0,584€ in avvio di seduta caratterizzata da un ribasso della Borsa Italiana appesantita dalle vendite sul comparto bancario. Pochi giorni fa la banca ligure aveva reso noto che il fondo americano Apollo aveva presentato un’offerta per rilevare gli NPL dell’istituto e la maggioranza del capitale della banca.

La proposta statunitense, secondo fonti giornalistiche, trovava l’appoggio della BCE che sarebbe ben contenta di risolvere una delle spine nel fianco del sistema bancario italiano. Tuttavia, l’offerta di Apollo non ha convinto né gli analisti né l’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza il quale sembra che stia cercando di trovare un’alternativa alla proposta del fondo USA.

L’alternativa a cui sta pensando Malacalza è solo ipotizzabile, visto il riserbo in merito. Intanto, quest’oggi si terrà l’assemblea della banca ligure che vedrà l’ingresso nel cda degli uomini della famiglia Malacalza.

Azioni Carige: oggi Malacalza prenderà il controllo del cda

Oggi sarà una giornata molto delicata per banca Carige visto che si terrà l’assemblea dei soci che con ogni probabilità conferirà incarichi agli uomini della famiglia Malacalza, azionista di maggioranza dell’istituto genovese.

Da oggi infatti, il cda sarà composto da 10 elementi su 16 da uomini di Malacalza Investimenti: Giuseppe Tesauro dovrebbe diventare il nuovo presidente e Guido Bastianini il nuovo ad. Vittorio Malacalza invece, in qualità di esponente della famiglia detentrice della maggioranza del capitale, dovrebbe fare il suo ingresso come vice-presidente.

Azioni Carige: si valuta proposta alternativa a quella di Apollo

Oltre alle novità sulla governance della banca, si sta ancora parlando nel top management dell’offerta presentata pochi giorni fa dal fondo americano Apollo per l’acquisto dei NPL e del capitale di maggioranza dell’istituto ligure.

L’offerta trova appoggio dalla BCE che sarebbe felice di concludere un caso spinoso per il sistema bancario italiano, tuttavia la proposta statunitense non convince né la famiglia Malacalza e nemmeno alcuni azionisti come Volpi e Spineli.

L’offerta di Apollo infatti prevede una svalutazione dell’80% dei non-performing loans con conseguente diluizione dell’azionariato che genererebbe una perdita per Malacalza Investimenti tra i €160 e i €200 milioni rispetto all’investimento iniziale. E’ per questo che Vittorio Malacalza sembra che stia pensando ad un’alternativa alla proposta del fondo, così come richiesto dalla BCE.

Non è chiaro quale sia il piano B del nuovo possibile vice-presidente di Carige visto il riserbo sulla questione. Fonti di stampa ipotizzando che Malacalza stia pensando ad usufruire delle opportunità offerte dal GACS per poi cercare in tempi rapidi un’aggregazione con un’altra realtà bancaria.

Nonostante la proposta di Apollo non possa essere ignorata, le intenzioni del management e degli azionisti è di non vendere qualcosa ad un prezzo troppo basso.

Azioni Carige: analisi tecnica di breve periodo

In attesa di novità, le azioni Carige si muovono in ribasso appesantite anche dall’andamento del comparto bancario italiano. Il titolo della banca ligure sconta così l’incertezza legata al futuro della governance e dello stesso istituto viste le ingerenze della BCE nelle decisioni del management di Carige.

Attualmente le azioni Carige si muovono poco al di sopra del supporto psicologico offerto dalla media mobile di breve periodo anche se i volumi al momento non sembrano particolarmente elevati. Tuttavia, la rottura di tale livello potrebbe portare le quotazioni del titolo Carige verso il supporto statico in area 0,52€.

Gli indicatori tecnici sono in contrasto tra loro. Il RSI si muove sulla zona di neutralità, dirigendosi però verso valori di ipervenduto, mentre il MFI è in piena divergenza visto il movimento nella zona di ipercomprato. Al momento, con tali caratteristiche, non sembra improbabile un ritorno sul supporto a quota 0,52€.

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