Avvocati: rischio radiazione dall’albo per gli abilitati in Spagna

Simone Micocci

19/05/2017

19/05/2017 - 14:27

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Allarme Abogados irregolari in Italia: il Consiglio dell’Ordine sta verificando tutte le iscrizioni all’albo degli avvocati stabiliti dopo la segnalazione delle autorità spagnole.

Avvocati: rischio radiazione dall’albo per gli abilitati in Spagna

Per gli avvocati abilitarsi in Italia è sempre più difficile, come dimostrato dall’alta percentuale di bocciati nell’ultimo esame avvocato.

Ecco perché molti aspiranti avvocati preferiscono abilitarsi in Spagna; un percorso certamente più costoso, ma anche più semplice da portare al termine.

Tuttavia, per molti avvocati abilitati in Spagna, i cosiddetti Abogados, c’è il rischio concreto di essere cancellati dall’albo degli avvocati stabiliti, ovvero di coloro che esercitano la professione in un paese diverso da quello in cui hanno acquisito il titolo.

È Italia Oggi a parlare di una possibile cancellazione dall’albo degli avvocati stabiliti facendo riferimento ad una comunicazione inviata dalle autorità spagnole al Consiglio dell’Ordine del nostro Paese. Nel dettaglio, il Consiglio è stato informato riguardo a numerose iscrizioni irregolari effettuate da abogados privi dei requisiti prescritti dalla normativa spagnola.

Avvocati italiani abilitati in Spagna: chi rischia la cancellazione dall’albo?

Dal 31 ottobre 2011 in Spagna sono cambiate le regole per diventare Abogados; alla laurea infatti è stata aggiunta la frequentazione di un master e di un tirocinio e il superamento dell’esame di Stato. Ma non tutti gli avvocati italiani abilitati in Spagna a quanto pare si sono uniformati alle nuove regole presentando una documentazione solo apparentemente regolare.

Secondo quanto riportato dalle autorità spagnole sono tantissimi gli abogados che hanno richiesto l’omologazione del titolo in Italia non avendo i requisiti necessari per farlo ed è per questo che per loro adesso si prospetta lo spettro della cancellazione dall’albo.

Nelle prossime settimane, infatti, il Consiglio dell’ordine forense italiano verificherà tutte le richieste di omologazione presentate dopo il 31 ottobre 2011, data in cui sono state entrate in vigore le nuove regole in Spagna, con l’obiettivo di individuare gli avvocati stabiliti non in regola. Solo gli abogados in regola potranno continuare ad esercitare in Italia, mentre chi si è abilitato adottando una “scorciatoia” (ad esempio evitando di sostenere il master) sarà cancellato.

Come diventare Abogados rispettando le regole

Ricordiamo che il percorso per abilitarsi in Spagna diventando Abogados ed esercitare in Italia, è composto da cinque fasi principali.

La prima riguarda il riconoscimento della laurea conseguita in Italia al corrispondente titolo spagnolo. Per farlo basta presentare la richiesta presso una Università spagnola che procederà con la valutazione del piano di studi così da individuare le materie da integrare. Solitamente per gli studenti italiani, ma molto varia di caso in caso, le materie da integrare per il riconoscimento della laurea sono circa 10.

La seconda fase consiste nella frequentazione del Master de Acceso a la Abogacia, introdotto dal 31 ottobre 2011. I Master non sono tutti uguali, ed è per questo che agli aspiranti avvocati italiani che vogliono abilitarsi in Spagna consigliamo di valutare con attenzione quelli più idonei alle loro esigenze.

Dopo aver frequentato il Master, il quale comprende anche un tirocinio della durata di circa 2 mesi, si può sostenere l’esame di Stato.

La prova consiste in un test a crocette di 75 domande così suddivise:

  • 50 di carattere generale in cui è inclusa la deontologia;
  • 25 su una materia a scelta indicata dal candidato.

Il punteggio ottenuto alla prova contribuisce insieme alla valutazione del Master all’assegnazione del voto finale. Nel dettaglio, il voto va da 0 a 10 e il 5 è la sufficienza; fino a tre punti sono assegnati con il Master, mentre i restanti 7 con la prova.

Superato l’esame di Stato è il momento di iscriversi all’albo degli avvocati in Spagna. L’iscrizione va fatta nella modalità avvocato esercente l’unica che, permettendo di esercitare per chiunque e in assoluta autonomia, è inattaccabile per l’iscrizione in Italia all’albo degli avvocati stabiliti.

L’ultima fase consiste proprio nell’iscrizione nell’albo degli avvocati stabiliti con la quale è possibile esercitare la professione anche in Italia. Dopo tre anni di attività continuativa nel nostro Paese si potrà richiedere il passaggio come avvocato ordinario, sempre se la vostra documentazione non sia viziata da irregolarità.

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