Auto: nel 2020 crollo delle immatricolazioni, -24,3% in Europa

Pierandrea Ferrari

19/01/2021

13/07/2021 - 12:37

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L’ultimo report di Acea – Associazione costruttori europei – ha evidenziato gli effetti della pandemia sull’automotive europea: nel 2020 le immatricolazioni sono crollate del 24,3% rispetto all’anno precedente, con l’Italia sotto la media continentale (-27,9%).

Auto: nel 2020 crollo delle immatricolazioni, -24,3% in Europa

Il mercato europeo dell’auto ha perso quota nel 2020: secondo l’ultimo report di Acea – Associazione costruttori europei – il numero di immatricolazioni è crollato del 24,3% rispetto al 2019, con l’Italia che ha registrato la seconda flessione più rilevante nel continente (-27,9%).

Un passo falso, questo, da ascrivere pressoché interamente alle evoluzioni sul fronte pandemico: le misure restrittive implementate dai Governi nazionali – a partire dallo scorso marzo – per contenere l’avanzata del virus hanno infatti imposto quella «stay-at-home-economy» che ha sgonfiato la quotazione del greggio (poi in ripresa nel secondo semestre dell’anno) e portato alla contrazione del volume di affari dell’automotive continentale.

Automotive europea in rosso, immatricolazioni giù del 24,3% nel 2020

I numeri snocciolati da Acea, per quanto evidenzino uno dei peggiori anni per il comparto automobilistico europeo, non sorprendono: gli effetti della pandemia sull’automotive continentale, del resto, erano noti, con l’Italia che precipita sul fondo della classifica.

Infatti, con un crollo medio delle immatricolazioni del 24,3% in Europa, il Belpaese si attesta al secondo posto tra i Paesi più colpiti (-27,9%), preceduto solo dalla Spagna, dove le congiunture negative della pandemia hanno fiaccato oltre misura il comparto (-32,3%). A seguire la Francia, con le immatricolazioni che vengono registrate in calo del 25,5%, e la Germania, leader europeo dell’automotive, dove la perdita - seppur pronunciata - è stata sensibilmente inferiore alla media europea (-19,1%). Le vendite spazzate via dalla crisi, secondo l’associazione, hanno toccato quota 3 milioni.

Acea, inoltre, ha reso noto il volume delle immatricolazioni in Europa nel mese di dicembre: poco più di 1 milione (-3,3% rispetto allo stesso periodo del 2019), un timido segnale di ripresa dell’automotive continentale rispetto ai mesi di ottobre (-7,8%) e novembre (-12%), l’autunno nero del mercato dell’auto.

Anche in questo caso, l’Italia si è distinta in negativo (-14,9%), seguita a breve distanza dalla Francia, dove le immatricolazioni a dicembre hanno registrato una contrazione dell’11,8%. In territorio positivo invece il comparto tedesco, +9,9%.

FCA: a dicembre immatricolazioni in crescita del 7,5%

I numeri dell’automotive italiana, dunque, sono ampiamente al di sotto della media europea, ma i risultati di FCA a dicembre sono incoraggianti: le immatricolazioni vengono infatti segnalate in crescita del 7,5% (74.700 vetture) rispetto allo stesso periodo del 2019, permettendo all’azienda italo-statunitense di strappare una quota di mercato del 6,2%, contro il 5,5% di due anni fa.

Stellantis, il nuovo gruppo automobilistico nato dalla maxi-fusione tra FCA e PSA, ad oggi si colloca – guardando ai dati del mercato dell’auto europeo del 2020 – al secondo posto tra i produttori continentali in termini di vendite (poco più di 2 milioni), preceduto solo da Volkswagen.

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