Perché i mercati non sono crollati dopo un evento così grave come gli attentati a Bruxelles?
Perché gli attacchi di Bruxelles non hanno fatto crollare i mercati?
Subito dopo la notizia degli attacchi terroristici a Bruxelles, in Belgio, i mercati azionari sono scesi in modo giustificabile. Tuttavia, nel pomeriggio, i listini hanno registrato un rialzo veloce per poi chiudere la giornata in leggera flessione.
Attualmente, le Borse europee sono in rialzo in una fase in cui sembrano lasciarsi alle spalle la paura per gli attentati di Bruxelles.
Perché i ribassi a seguito degli attacchi di Bruxelles sono durati solo per breve tempo, per poi rimontare nella sessione pomeridiana?
Jim Cramer, analista e redattore per la CNBC, dà la sua spiegazione:
“La chiamiamo l’offerta latente. È un termine che indica che i compratori sono in agguato sotto le quotazioni attuali, e appena i prezzi scendono la gente inizia a comprare”.
Alle ultime battute della sessione di martedì, i titoli più influenzati dagli attacchi di Bruxelles sono stati quelli delle compagnie aeree e quelle legate al settore turistico.
Cramer spiega che il resto del mercato è riuscito a risalire perché vi è un’offerta latente sul mercato da quando sono stati raggiunti i minimi a metà febbraio.
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Perché i mercati non hanno registrato un crollo a seguito di un evento così grave come degli attacchi terroristici coordinati nel cuore dell’Eurozona?
"Credo che questi attacchi siano, purtroppo, diventati qualcosa che ci aspettiamo che accada. Sono eventi tragici, ma ora sono accettati come parte del firmamento",
ha detto Cramer.
L’analista osserva il mercato azionario attraverso la lente del rischio calcolato, valutando il rischio tramite l’analisi di ciò che è già accaduto in una situazione simile, come nel caso degli attacchi di Londra, Madrid o New York.
Quando sono avvenute le tragedie in queste città, è riapparso subito lo spettro del mercato ribassista “itinerante”. I capitali venivano spostati da un settore un altro.
Altri esempi: il crollo del prezzo del petrolio dopo aver raggiunto i massimi nel 2014, quando la Cina ha trascinato con sé l’azionario nel 2015 e quando le banche sono state prese d’assalto all’inizio del 2016.
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