Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario. Chi sono gli eletti

Elisabetta Scuncio Carnevale

17/03/2019

17/03/2019 - 15:50

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Assemblea del Pd, Zingaretti è segretario. Paolo Gentiloni presidente dem, vicepresidenti Ascani e Serracchiani

Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario. Chi sono gli eletti

Nicola Zingaretti è stato proclamato ufficialmente segretario del Pd, con 1.035.955 voti pari al 66%. Maurizio Martina si è fermato al 22% e Roberto Giachetti al 12%.

L’investitura arriva oggi, a Roma, nel corso di un’affollata Assemblea del Partito Democratico. Assente Matteo Renzi che invia i propri auguri dai social.

Il 3 marzo alle primarie hanno votato 1.582.083 elettori, i voti validi sono stati 1.569.628.

Assemblea, il Pd si riorganizza

451 donne e 549 uomini, di cui 119 delegati della mozione Giacchetti, 228 della mozione Martina, 653 di Zingaretti. Sono stati eletti i componenti dell’Assemblea del Pd in riunione oggi all’Hotel Ergife di Roma. Circa 2.000 le persone tra delegati, ospiti e invitati che hanno partecipato all’appuntamento della Capitale.

Paolo Gentiloni è stato votato a maggioranza per ricoprire la carica di presidente del partito, 86 gli astenuti e nessun contrario. L’ex premier ha nominato - a sua volta - vicepresidenti Anna Ascani (Giacchetti) e Deborah Serracchiani (Martina).

Luigi Zanda sarà invece il tesoriere: in questo caso gli astenuti sono stati 83.

La lista completa di tutti i componenti eletti dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico - Congresso nazionale 2019.

Il programma di Zingaretti

Voltare pagina e cambiare. Nicola Zingaretti detta l’imperativo ai suoi: quello che il nuovo segretario chiede, nel suo intervento all’Assemblea dem, è un partito diverso, più aperto, più inclusivo, realmente democratico.

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Il segretario parla di “riformismo per affrontare il futuro”, ma anche giustizia sociale e la lotta alla povertà.

Per Zingaretti il vero dominus del governo è la Lega di Salvini, contro la destra e i 5 Stelle è necessario allargare il campo democratico aprirlo a forze diverse, anche di orientamento liberale, persino conservatrici che siano però lontane dal Carroccio.

Zingaretti elenca poi i quattro pilastri del suo programma. Infrastrutture materiali per un’Italia più sicura e rispettosa dell’ambiente. Infrastrutture immateriali per rilanciare innovazione e sapere e superare il digital divide.

L’infrastruttura della conoscenza con investimenti nella scuola e nell’istruzione pubblica e welfare e sanità, con la promozione della sanità pubblica e un incremento di 10 miliardi per aumentare i livelli essenziali di assistenza e assumere nuovi lavoratori.

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