L’assegno ordinario di invalidità può essere richiesto anche in giovane età o esiste un’età minima per l’accesso?

Quando viene certificata invalidità in forma medio/grave in giovane età è possibile accedere a qualche tipo di pensionamento? Esiste una misura che permette di percepire la pensione indipendentemente dall’età agli invalidi con percentuale pari o superiore al 67% a patto che rispondano a determinati requisiti contributivi.
Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:
“Sono un uomo di 44 anni sono invalido civile con 74% ho circa 26anni di contributi ho lavorato da quando avevo 15 anni posso andare in pensione anticipata” .
Assegno ordinario di invalidità a 44 anni
Non esiste una pensione vera e propria cui poter accedere con i suoi requisiti, nonostante le sia stata riconosciuta una invalidità del 74%. Infatti, 44 anni sono davvero troppo pochi per avere diritto ad una pensione ma questo non esclude il possibile diritto ad una prestazione previdenziale.
L’assegno ordinario di invalidità (che ricordiamo è accessibile solo per lavoratori che possono vantare contributi versati da autonomi o da lavoratori dipendenti del settore privato), infatti, è equiparabile ad una pensione visto che permette di cessare, se lo si desidera, l’attività lavorativa e di percepire una prestazione calcolata sui contributi effettivamente versati ma permette l’accesso indipendentemente dall’età.
L’AOI spetta a coloro cui sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo (e, quindi, una invalidità civile pari o superiore al 67%). E’ necessario, per poter presentare domanda, essere in possesso di almeno 5 anni di contributi maturati ma almeno 3 anni devono essere stati versati nel quinquennio che precede la domanda.
L’assegno ordinario di invalidità non richiede la cessazione dell’attività lavorativa e, quindi, si può decidere anche di continuare a lavorare. Ma per chi non riesce la prosecuzione del lavoro non è obbligatoria.
Di fatto, quindi, l’assegno ordinario di invalidità, il cui importo viene calcolato sui contributi effettivamente maturati al momento della domanda, si comporta come una pensione e nel suo caso è l’unica prestazione cui può accedere, se soddisfa i requisiti contributivi, vista la giovane età.
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