Aspettativa di vita più bassa per colpa del Covid: non è solo colpa della malattia

Giorgia Bonamoneta

24 Gennaio 2022 - 21:16

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Si abbassa l’aspettativa di vita in Italia e la causa è la pandemia, ma non il Covid-19. I dati dello studio segnano un forte ribasso per zone più colpite dalle ondate del virus. I dati.

Aspettativa di vita più bassa per colpa del Covid: non è solo colpa della malattia

COVID - Si abbassano le aspettative di vita per gli italiani. A renderlo noto è lo studio realizzato da IQVIA in collaborazione con Farmindustria. Lo studio si basa sui dati rilevati da 900 medici di medicina generale e 450 oncologi ed ematologi.

Nei giorni scorsi sono pervenuti ulteriori allarmi di questo tipo, in particolare per i positivi da operare ma non fatti entrare in ospedale per la mancanza di protocolli specifici. Molti dei quali sono malati oncologici che avrebbero bisogno di un’operazione o di cittadini che avrebbe bisogno di una preventiva diagnosi.

La pandemia ha avuto effetti negativi non solo per i malati di Covid-19, per l’economia, il mercato del lavoro e l’educazione dei giovani, ma ha avuto un impatto notevole anche sulla qualità e la durata della vita.

Covid: aspettativa di vita più bassa per colpa della crisi sanitaria

Gli ultimi due anni di pandemia hanno reso più difficile l’accesso alle cure. I motivi sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla saturazione degli ospedali nei momenti di picco pandemico, fino alla paura dei cittadini di contagiarsi nelle strutture ospedaliere.

È stata definita pandemia silenziosa, quella che si è verificata a fianco delle ondate principali della pandemia. Secondo quanto riportato da Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, l’aspettativa di vita prima della pandemia cresceva in media di un mese ogni 3, mentre ora ha invertito la tendenza.

La crescita costante e rapida era dovuta a: sviluppi clinici della ricerca, grazie alle diagnosi precoci e all’evoluzione delle tecniche chirurgiche negli interventi. Il trend si è fermato e ha iniziato a invertire la rotta, soprattutto in alcune zone particolarmente colpite dal Covid, come nel caso della zona del bergamasco. In questo caso l’aspettativa di vita si è ridotta di 14 mesi in tre anni.

Aspettativa di vita: l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce

La quarta ondata, quella che ancora interessa il nostro Paese, ha come protagonista la variante Omicron. Una variante più aggressiva nella diffusione, ma che, anche se meno letale, è in grado di sovraccaricare gli ospedali. Il rallentamento delle operazioni quotidiane e degli interventi chirurgici, rimandati spesso a data da destinarsi, è il primo dato da tenere in considerazione sull’abbassamento della qualità e l’aspettativa di vita.

Una delle soluzioni è stata proposta da Antonio Giarratano, presidente della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (Siaarti) e prevede un ripensamento dei protocolli per i positivi da operare. Bisogna, prima di tutto, fare una distinzione tra positivi e malati e creare spazi appositi.

Aspettativa di vita più bassa per i malati oncologici: i dati dello studio

Lo studio realizzato da IQVIA in collaborazione con Farmindustria prende in esame i dati relativi agli ultimi tre anni, nel periodo che va da gennaio 2019 a dicembre 2021. Il confronto pre e post questo triennio ha così reso evidente la difficoltà di diagnosi per i malati oncologici.

I dati del triennio 2019-2021:

  • riduzione delle nuove diagnosi (-8% 2021 vs 2019);
  • riduzione dei ricoveri per interventi chirurgici (-3% 2021 vs 2019;
  • riduzione delle terapie (-13% 2021 vs 2019).

Anche in area cardiovascolare i dati sono in negativo, per esempio per la fibrillazione atriale si osserva una riduzione delle nuove diagnosi (-6%, pari a -41.000 nuove diagnosi perse durante il periodo pandemico rispetto al periodo precedente), dell’accesso alle visite specialistiche (-36%, pari a -625.000 visite) e degli esami diagnostici (-28%).

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