Asia, petrolio e oro in rosso: Fed pronta a rialzare i tassi a giugno, vola il dollaro

Flavia Provenzani

19/05/2016

Borse asiatiche, oro, petrolio in discesa dopo i verbali FOMC: la Fed è pronta ad aumentare i tassi a giugno. Torna il super dollaro.

Asia, petrolio e oro in rosso: Fed pronta a rialzare i tassi a giugno, vola il dollaro

Le borse asiatiche scendono sulla nuova forza del dollaro USA nella sessione di giovedì, mentre il mercato è impegnato a valutare la possibilità di un rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve a giugno.

Il prezzo del petrolio torna a scende, insieme alla quotazione dell’oro.

In Asia, l’indice MSCI Asia-Pacifico mostra un ribasso di oltre un punto percentuale sui timori che un rialzo dei tassi da parte della banca centrale degli Stati Uniti rinnovi i rischi per i mercati emergenti, già arrancanti a causa del rallentamento della Cina.

Borse asiatiche in calo dopo verbali FOMC, paura per mercati emergenti

A trascinare al ribasso le borse asiatiche oggi sono i listini di Sud Corea e Australia, che perdono rispettivamente lo 0.6% e lo 0.8%, in calo a causa del nuovo focus degli investitori sulle differenze crescenti tra le grandi economie mondiali e le loro controparti.

Nel breve termine i mercati emergenti rimangono i più vulnerabili.

Secondo l’Investor Services di Moody’s, tuttavia, la leva utilizzata in Cina e nei mercati emergenti costituisce una preoccupazione ben più grande della possibilità di un altro rialzo dei tassi di interesse della Fed.

L’indice Nikkei inizialmente è salito grazie alla debolezza dello yeb, che è sceso ai minimi di tre settimane contro il dollaro USA dopo la pubblicazione dei verbali del FOMC, ma in seguito ha ceduto il guadagno chiudendo invariato.

Probabilità rialzo a giugno schizza al 34%

Le minute della Fed hanno sottolineato le opinioni della maggioranza del sui membri circa l’appropriatezza di un rialzo dei tassi di interesse a giugno qualora i dati in uscita fino a giugno mostrassero una buona crescita nel secondo trimestre, un rialzo dell’inflazione e un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro.

La notizia ha rilanciato la possibilità di un rialzo dei tassi il mese prossimo, altamente sottovalutato e ritenuto “impossibile” dalla maggioranza degli investitori.

I dati del CME Group riferiscono che i futures sui Fed Fund mostrano ora una possibilità di un rialzo dei tassi a giugno in crescita al 34% dopo i verbali del FOMC, in aumento dal 15% di martedì e dal mero 1% di un mese fa.

Tuttavia, in molti rimangono scettici guardando alla Fed soprattutto perché, solo pochi giorni dopo la riunione del mese prossimo, il Regno Unito sarà chiamato ad esprimersi sulla Brexit con un referendum: un rischio già sottolineato da vari membri della Fed.

Luglio potrebbe essere un momento più opportuno per aumentare i tassi di interesse.

L’indice del dollaro USA è salito velocemente ai massimi di 7 settimane, sostenuto dal rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato USA.

Torna il super dollaro dopo i verbali del FOMC

Il dollaro è ai massimi di 3 settimane contro lo yen a 110.20, mentre l’euro è sceso vicino quota $1.1214 sul cambio euro-dollaro - i minimi di marzo.

Oggi i presidenti della Fed William Dudley e Stanley Fischer terranno un intervento pubblico e i mercati saranno alla ricerca di ulteriori informazioni.

L’oro ha reagito con un rapido ribasso alle aspettative rinnovate di un rialzo dei tassi degli Stati Uniti a giugno. Il prezzo del metallo prezioso, inversamente correlato all’allentamento della politica monetaria della Fed, è sceso dello 0,1%ai minimi di tre settimane a $1256 l’oncia.

Il rafforzamento del dollaro USA pesa anche sulle materie prime come il petrolio: il WTI perde lo 0.4% a quota 48.00 dollari al barile.

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