Amnistia e indulto: cosa è successo fino ad oggi e cosa aspettarsi in futuro

Simone Micocci

10 Agosto 2016 - 15:49

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Amnistia e indulto, novità: ecco di cosa si tornerà a discutere non appena i parlamentari torneranno dalla ferie.

Amnistia e indulto: cosa è successo fino ad oggi e cosa aspettarsi in futuro

Amnistia e indulto, novità: il Parlamento è in ferie e i lavori della Commissione Giustizia del Senato riprenderanno non prima del 5 settembre. Quindi, in questi giorni non bisogna aspettarsi novità sul fronte dell’amnistia e l’indulto, tuttavia è l’occasione giusta per fare un resoconto di quanto accaduto negli ultimi mesi e su cosa aspettarsi nel prossimo futuro.

Da anni si parla di amnistia e indulto ma, per quanto in Commissione Giustizia del Senato ci siano dei disegni di legge fermi da più di tre anni, non c’è stato alcun intervento concreto. Eppure vista la situazione delle carceri italiane un decreto unico sulla concessione dell’amnistia e l’indulto avrebbe risolto le cose.

A quanto pare però il premier Renzi non è intenzionato a concedere nessuno di questi due istituti nel corso della sua legislatura, poiché anche il decreto Pannella sta avendo la stessa sorte dei 4 disegni di legge sull’amnistia e l’indulto.

Lo stesso Ministro della Giustizia Orlando in una recente intervista ha confermato che per risolvere il sovraffollamento delle carceri il Governo ha intenzione di approvare delle misure alternative all’amnistia e l’indulto. Una di queste è la riforma del processo penale, la cui discussione in Parlamento ricomincerà a settembre.

Ma procediamo con ordine, analizzando ogni singolo argomento affrontato in questi ultimi mesi riguardante l’amnistia e l’indulto.

Amnistia e indulto: sovraffollamento delle carceri italiane

Uno dei problemi che da anni affligge le carceri italiane è legato al sovraffollamento. Lo conferma il rapporto “Galere d’Italia” dell’associazione Antigone, per cui nel 2016 il tasso di sovraffollamento ha raggiunto il 108%. In totale il numero dei detenuti è di circa 54 mila persone, mentre i posti detentivi totali sono 49 mila e 700.

Nel dettaglio circa 9 mila detenuti sono costretti a vivere in uno spazio inferiore ai 9 metri quadrati. Senza dimenticare che un detenuto in Italia costa circa 140€ al giorno allo Stato, mentre in altri Paesi come la Spagna solamente 53€. Per questo motivo il Governo sta lavorando sull’approvazione di alcuni strumenti con cui risolvere questa situazione.

Leggi anche: Allarme sovraffollamento carceri, urge una riforma.

Amnistia e indulto: i 4 disegni di legge in Commissione e il ddl Pannella

Uno degli strumenti con cui si potrebbe ridurre il numero di detenuti nelle carceri italiane è la concessione dell’amnistia e l’indulto. Al vaglio della Commissione Giustizia del Senato ci sono 4 disegni di legge, riguardanti questi due istituti, presentati nel lontano 2013. Ad oggi però i lavori della Commissione non sembrano orientati verso un’analisi che possa portare allo sviluppo di un unico di testo di legge sulla concessione dell’amnistia e l’indulto.

Leggi anche: Il testo dei 4 ddl in esame al Senato

Anche per il ddl Monconi, proposta di legge presentata subito dopo la morte del leader radicale Marco Pannella, non ci sono stati sviluppi in queste ultime settimane. Ricordiamo che l’obiettivo di questo ddl è modificare l’articolo 79 della Costituzione Italiana, che prevede che la concessione dell’amnistia e l’indulto avvenga esclusivamente con l’approvazione in Camera e Senato della maggioranza dei due terzi dei membri. Con l’approvazione del ddl Monconi la soglia dei due terzi verrebbe sostituita dalla maggioranza assoluta.

Leggi anche: Quale futuro per il ddl Pannella?

Amnistia e indulto: cosa aspettarsi in futuro?

I lavori in Commissione Giustizia del Senato riprenderanno lunedì 5 settembre, ma nei temi all’ordine del giorno non c’è spazio per i disegni di legge di cui vi abbiamo appena parlato.

Tuttavia, con la riapertura del Parlamento si tornerà a discutere di riforma del processo penale, per cui nei giorni scorsi è stato raggiunto un accordo sulla delicata questione della prescrizione. La riforma del processo penale porterà molti benefici, uno dei quali riguarda la riduzione della durata dei processi.

In questo modo si punta a sfoltire il numero di quei detenuti che si trovano nelle carceri italiane nell’attesa di n giudizio definitivo. Nel dettaglio, secondo il report “Galere d’Italia” circa il 34% del totale dei detenuti è in attesa di una sentenza definitiva.

Tuttavia, oltre a questa in futuro non ci dovrebbero essere altre novità riguardanti l’amnistia e l’indulto. Infatti, il Premier Renzi non sembra sia favorevole alla loro concessione, soprattutto adesso che il problema del sovraffollamento, come dichiarato dal Ministro della Giustizia Orlando, “sta per essere risolto”. Misure come il decreto svuotacarceri e la legge sulle pene alternative stanno dando i risultati sperati, quindi con ogni probabilità si continuerà per questa strada fino al termine della legislatura.

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