Aiuto di Stato da €5 miliardi per Veneto Banca e Popolare di Vicenza in arrivo?

Flavia Provenzani

15 Febbraio 2017 - 09:54

Per Veneto Banca e Popolare di Vicenza in arrivo un aiuto di Stato da 5 miliardi di euro come ricapitalizzazione precauzionale?

Aiuto di Stato da €5 miliardi per Veneto Banca e Popolare di Vicenza in arrivo?

Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza tornano ad essere il nodo della crisi delle banche italiane.
Secondo il Financial Times, l’Italia sta valutando l’erogazione un aiuto di Stato da €5 miliardi per il salvataggio della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, in un ulteriore tentativo da parte dell’Italia di sostenere il suo sistema bancario in crisi.

Il salvataggio di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, che deve ancora ricevere l’approvazione degli enti regolatori, sarebbe una "ricapitalizzazione precauzionale", secondo le persone a conoscenza diretta della vicenda. Questo meccanismo permette ai membri della zona euro di iniettare denaro pubblico nelle banche senza violare le regole sugli aiuti di Stato.

L’Italia è già in trattative con Bruxelles per poter utilizzare lo stesso meccanismo già usato per erogare €8,8 miliardi di salvataggio per Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo.

Il Governo a dicembre ha creato un fondo di €20 miliardi per ricapitalizzare alcune delle banche del Paese, considerate uno dei punti deboli dell’economia e un peso per le prospettive di una ripresa duratura. Roma ha subito approvato il fondo dopo che MPS non è riuscita a raccogliere abbastanza capitale da privati per soddisfare le richieste delle autorità di regolamentazione.

I problemi di Veneto Banca e Popolare di Vicenza

Il settore finanziario in Italia rimane impantanato in un vasto patrimonio di crediti in sofferenza, che sono aumentati con la crisi del debito sovrano europeo e che continuano a pesare sui prestiti e la redditività. Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza soffrono di un crollo di liquidità e capitale.

Le due banche, che sono in trattativa per una fusione, sono state rilevate lo scorso anno da Atlante, fondo di salvataggio creato da privati ma sponsorizzato dal governo d’Italia. Tuttavia, gli istituti di credito hanno continuato a perdere depositi, intaccando ulteriormente la loro base di capitale.

Una persona a conoscenza del piano in fase di preparazione con Commissione europea ha detto al Financial Times che si sta attendendo l’approvazione per iniziare le procedure di ricapitalizzazione per le due banche per "circa € 5 miliardi", una cifra di gran lunga superiore alle stime di un anno fa e un chiaro segnale di un peggioramento della posizione di capitale delle banche.

L’Italia non ha fatto richiesta a Bruxelles per una ricapitalizzazione delle due banche del Veneto, in base alle persone che hanno familiarità con il processo.

La Commissione ha approvato un regime di sostegno della liquidità italiana e dato l’approvazione specifica per le banche venete affinché possano accedervi, nonostante la loro carenza di capitale. Dopo aver goduto del supporto alla liquidità, le banche sono tenute a presentare un piano di ristrutturazione a Bruxelles.

Veneto Banca e Popolare di Vicenza hanno rifiutato di commentare quanto sopra.

Salvataggio preventivo: il trucchetto per dare aiuti di Stato alle banche

Anche il processo di approvazione per la ricapitalizzazione di MPS si sta muovendo lentamente. La Banca Centrale Europea non ha ancora ricevuto un piano sul capitale di MPS come parte del suo piano di salvataggio. Prima della sua approvazione, la Commissione non è disposta a far avanzare il confronto sulle misure di ristrutturazione necessarie come condizione per ricevere aiuti di Stato.

Tomas Kinmonth, strategist sul fixed-income presso ABN Amro, ritiene che non sia chiaro come l’Italia debba ottenere l’approvazione per una ricapitalizzazione di precauzione delle banche del Veneto.

L’approvazione in Italia ad utilizzare un meccanismo preventivo per salvare la banca senese è stata data sulla base dello stress test dell’autorità di vigilanza bancaria europea dello scorso anno, a cui la Popolare di Vicenza e Veneto Banca non hanno partecipato poiché non considerate abbastanza grandi da comportare un rischio sistemico.
Gli ultimi report sulla stabilità finanziaria mostrano che l’Italia ha 200 miliardi di euro di crediti lordi in default - o i cosiddetti non performing loans, che al netto degli accantonamenti ammontano a €85 miliardi.

I funzionari e i banchieri italiani di alto livello sperano che l’approvazione al fondo di salvataggio possa migliorare la fiducia nel settore. La ricapitalizzazione di UniCredit da €13 miliardi , la banca più grande d’Italia per asset, che ha mancato gli obiettivi di capitale della BCE alla fine dello scorso anno, si conclude il mese prossimo ed è anche questa operazione è considerata un test del sentiment del mercato.

Fonte: Financial Times

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