Accordo Italia-Cina: obiettivo governo è far crescere l’export italiano 7 miliardi

Francesca Caiazzo

21 Marzo 2019 - 13:57

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Il sottosegretario al Mise, Geraci, afferma che l’obiettivo dell’accordo Italia Cina è rafforzare l’export italiano, facendolo crescere di 7 miliardi. Oggi arriva Xi Jinping.

Accordo Italia-Cina: obiettivo governo è far crescere l’export italiano 7 miliardi

L’accordo fra Italia e Cina dovrebbe far aumentare le esportazioni italiane di 7 miliardi di euro. Questo l’obiettivo di Michele Geraci, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, che avrebbe in prima persona spinto e diretto il progetto commerciale con Pechino.

Proprio oggi è in viaggio verso Roma il potente presidente cinese, Xi Jinping, che sottoscriverà un accodo preliminare con il governo italiano che permetterà all’Italia di aderire al mega progetto Belt and Road .

Per agevolare le imprese del nostro Paese a investire in Cina, tra le intese che saranno sottoscritte tra Roma e Pechino, secondo l’agenzia Reuters, anche la possibilità per Cassa Depositi e Prestiti di emettere i cosiddetti Panda Bond.

Accordo Italia-Cina: aumentare l’export di 7 miliardi

Dietro il Memorandum d’Intesa che Roma e Pechino si apprestano a firmare ci sarebbe la mano del leghista Geraci, grande appassionato di Cina e convinto di poter rafforzare così le relazioni commerciali tra l’Italia e il Paese del Dragone.

A poche ore dall’arrivo di Xi Jinping nella capitale, il sottosegretario al Mise ha spiegato che uno degli obiettivi dello storico accordo è quello di far crescere l’export italiano.

In una intervista pubblicata su Facebook, Geraci ha infatti osservato:

“Se l’Italia esporta in Cina 13 miliardi di euro e la Francia 20 il mio primo obiettivo è colmare questo gap di 7 miliardi di euro”.

L’adesione dell’Italia al Belt and Road

Criticato da più parti e strenuamente difeso dal governo gialloverde, l’accordo preliminare che l’Italia si appresta a sottoscrivere nelle prossime ore con la Cina permetterà al nostro Paese – primo del G7 - di aderire al mega progetto di infrastrutture di Pechino Belt and Road, la nuova Via della Seta.

Sabato, saranno inoltre siglate una trentina tra accordi commerciali e intese industriali e, in occasione della visita di Xi Jinping in Italia, sono previsti tre forum di cooperazione bilaterale in materia di Affari esteri, Commercio, Business e Cultura.

I Panda Bond

Nelle ultime ore, in merito all’accordo Italia-Cina, è emersa anche la possibilità - scrive la Reuters - che tra le intese sul tavolo dei leader ci sia anche la possibilità che Cassa Depositi e Prestiti possa emettere obbligazioni in valuta cinese.

I cosiddetti Panda Bond sarebbero dunque venduti in yuan e solo sul mercato cinese, e dovrebbero aiutare, cofinanziandole, le aziende italiane che vogliono investire in Cina.

Intanto, Roma si prepara ad accogliere Xi Jinping che nei prossimi giorni incontrerà le più alte cariche dello Stato per poi apporre la storica firma sul Memorandum d’Intesa al fianco di quella del premier italiano, Giuseppe Conte.

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