5G in Italia: prima San Marino di Milano, Torino e Roma. Roadmap completa

Giulia Adonopoulos

31/07/2017

31/07/2017 - 15:03

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TIM porterà la rete 5G a San Marino prima ancora di Roma, Torino e Milano. A che punto è la sperimentazione e quando arriverà in Italia.

5G in Italia: prima San Marino di Milano, Torino e Roma. Roadmap completa

Il 5G in Italia arriverà per prima a San Marino: TIM ha annunciato che il minuscolo Stato autonomo sarà il primo a testare le reti 5G nel 2018. Finora le reti internet avanzate hanno escluso il nostro Paese, considerato molto indietro nello sviluppo delle telecomunicazioni a banda ultraveloce.

I più attivi nel campo della tecnologia 5G sono Stati Uniti, Cina e Sud Corea. Giovanni Ferigo, a capo della tecnologia per Telecom Italia Mobile, ha detto che la rete 5G di San Marino sarà sicuramente la prima in Europa. Lo stato di San Marino ha già un altro primato: con poco più di 30mila abitanti e un’estensione di 61 kmq è la repubblica più piccola al mondo.

TIM avvierà la sperimentazione del 5G anche a Milano e Torino, ma spiega che a San Marino ha più libertà di movimento grazie alle minori restrizioni sull’uso di onde radio rispetto all’Italia. Ferigo ha detto che il lavoro svolto a San Marino “giocherà un ruolo cruciale per il futuro della tecnologia 5G in Italia ma anche a livello europeo per fissare gli standard della nuova rete”.

5G: a che punto siamo?

L’Europa è stata centrale nello sviluppo del 2G ma in seguito ha perso la sua leadership a causa degli sviluppi del 3G da parte dei gestori asiatici e dell’avvento del 4G negli Stati Uniti.

La commissione europea l’anno scorso ha pubblicato un piano d’azione 5G in cui si stimava che settori come sanità, trasporti e utilitiy avrebbero goduto di vantaggi economici per 113 miliardi di euro entro il 2025 grazie a questa tecnologia.

Alcuni Paesi prevedono il lancio del 5G nel 2019, ma l’industria delle telcom in generale sta ancora cercando di definire esattamente cosa sia il 5G visto che alcune realtà non hanno ben chiaro il motivo per cui dovrebbero spendere miliardi per la nuova rete.

Il lancio del 5G sul territorio sammarinese sarà molto importante per definire la casistica di utilizzi del 5G in diversi settori, dalle cure mediche alla robotica ai mezzi pubblici.

TIM ha iniziato a collaborare con aziende come Maserati e Ducati sull’uso della tecnologia wireless avanzata, e anche i produttori di Parmigiano Reggiano che vogliono adottare un sistema migliore per il monitoraggio delle mucche nei campi. I piccoli territori sono già stati sfruttati in passato per i test delle telecomunicazioni. La prima rete 3G nel Regno Unito è stata testata sull’Isola di Man, mentre la remota Isola di Bute in Scozia è il posto in cui ha debuttato i white space radio, ovvero frequenze libere o sottoutilizzate che permettono di ottenere ottime prestazioni a banda larga e di connettere una smart city.

Il primo smartphone 5G

Mentre nella maggior parte del mondo il 4G è ancora il futuro, Apple ha ottenuto il permesso dalla FCC (Federal Communication Commission) per iniziare i test sulle frequenze 28GHz e 39GHz in California. Ciò non vuol dire che un iPhone 5G è dietro l’angolo, ma che queste bande potrebbero essere la base per i servizi gigabit plus del 5G.

Al contrario la rivale Samsung sta lavorando alle bande 28GHz da almeno un anno e sembrerebbe intenzionata a lanciare un nuovo Galaxy 5G pronto per il prossimo febbraio. La notizia non sorprende: Apple non è nota per essere all’avanguardia della tecnologia radio. Cupertino, ricordiamo, ha lanciato il suo primo iPhone dieci anni fa con il cosiddetto 2.5G Edge quando i competitor e gli operatori telefonici erano già in 3G.

5G in Italia: ecco quando arriva (forse)

Mentre in Francia e in Germania il bando per l’assegnazione delle frequenze per il 5G è già stato fatto un anno fa, in Italia ancora non si ha una data certa.

In Commissione Europea il nostro paese è riuscito a far slittare dal 2020 al 2022 il termine ultimo per l’avvio del 5G. La motivazione della richiesta è quella di permettere anche a nazioni come la nostra che hanno una complessa situazione del mercato televisivo, da cui le reti di nuova generazione dovrebbero prendere le frequenze, di potersi adeguare.

In Italia il 5G potrebbe partire con due anni di ritardo rispetto ad altri paesi europei. Il nodo della questione sono le frequenze da dover liberare. Per poter permettere che le reti wireless e mobile possano evolversi verso il 5G dovranno essere utilizzate le frequenze 700 MHz, ora usate dalle televisioni. Il ministero per lo Sviluppo Economico però starebbe pensando di utilizzare per le reti di nuova generazione anche le frequenze 3.6-3.8 GHz, cosa che potrebbe portare ad una riformulazione del bando che allungherebbe ulteriormente i tempi.

5G in Italia, ecco come cambierà la nostra vita

Quella del 5G in Italia è una partita strategica di grande importanza. Riuscire a completare questa traslazione in tempi accettabili, il 2022 ipotizzato potrebbe purtroppo essere già tardi, permetterebbe al nostro paese di rimanere competitivo e al passo con l’evoluzione tecnologica.

Questo perché le reti mobili saranno sempre più fondamentali sia nel lavoro che nella nostra vita quotidiana.

Il 5G porterà un miglioramento non solo nell’utilizzo dei nostri dispositivi mobili, grazie ai visori di realtà virtuale si potrà avere per esempio l’effetto presenza vedendo una partita o un concerto, ma anche nell’ambito lavorativo.

Con le reti di quinta generazione si potranno infatti controllare a distanza robot che svolgono determinati lavori, oltre che connettere assieme una serie di oggetti in un cloud. Il termostato di casa, la nostra auto e molti altri dispositivi saranno così facilmente impostabili e controllabili tramite il telefono.

TIM 4.5G offerte fibra ultraveloce da settembre 2017

TIM sta spingendo l’acceleratore sul 5G. A settembre la sua rete mobile in 4.5G offrirà la velocità fino a 1Gbps in download e 130 Mbps in upload, ma non in tutta Italia. Le prime città a usufruire della rete veloce saranno Milano e Torino, poi sarà il turno di Roma e Napoli, ma il reale utilizzo non sarà prima del 2020.

Da settembre TIM lancerà Tim Hub e Tim Box. Il primo è il nuovo modem evoluto che implementa le prestazioni della fibra fino a 100 o 200 mega e sarà disponibile per i clienti fissi TIM che attiveranno l’offerta Smart Fibra Plus.

Tim Box invece è il decoder con cui accedere ai servizi di intrattenimento come Tim Games e Tim Vision.

Anche Vodafone ha lanciato il 4.5G. Scopri di più su Internet 4.5G Vodafone: cosa cambia, città coperte, compatibilità e offerte

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