Ogni titolo di Stato presenta propri pregi e difetti, incluso in BTP Italia in rampa di lancio tra un paio di settimane. Scopriamolo meglio
Conto alla rovescia per la XX° emissione del BTP Italia che si terrà nel cuore della seconda metà del mese di maggio. Al momento si conoscono solo i macro tratti del bond, mentre gli ultimi dettagli saranno svelati alla vigilia del lancio vero e proprio.
Dato che non manca molto all’evento, facciamo chiarezza su diversi aspetti che lo riguardano. Dunque, è in arrivo il BTP Italia 2032 che protegge i risparmi dai prezzi che salgono: ecco 10 cose da sapere assolutamente.
Le date principali della nuova obbligazione di Stato
I primi aspetti riguardano il tempo, ossia i giorni di collocamento, la durata complessiva e il rimborso finale.
La sottoscrizione è aperta da martedì 27 a venerdì 30 maggio, ma è divisa in due fasi, cioè in due finestre temporali. La prima andrà dal 27 a giovedì 29 (salvo chiusura anticipata; possibile, ma crediamo sia difficile avvenga) ed è riservata agli investitori retail. La sola mattinata di venerdì 30, invece, è riservata agli investitori istituzionali.
L’acquisto potrà avvenire tanto per il canale fisico che in remoto. Nel 1° caso lo si potrà acquistare in banca o presso l’ufficio postale dove si detiene il conto titoli, necessario per la custodia e amministrazione di tutti i prodotti finanziari, BTP Italia incluso. Nel 2°, invece, lo si potrà fare tramite il proprio home-banking se si è stati abilitati alla funzione di trading-online.
La data di regolamento e godimento è quella del 4 giugno, che segna anche la scadenza del titolo nel 2032. In altri termini il prestito obbligazionario durerà complessivamente 7 anni.
Tasso minimo, e premio fedeltà
I rendimenti di questi bond sono variabili nel senso che la cedola semestrale è collegata all’andamento dell’inflazione nazionale del periodo. Quest’ultimo, in particolare, è stimato attraverso l’indice FOI, un indice ISTAT che misura l’andamento dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi.
Ad ogni modo è previsto un tasso minimo sempre garantito che al momento non è dato sapere. L’emittente lo renderà noto il giorno prima del collocamento, lunedì 26 maggio. Quest’ultimo, infine, andrà confermato o eventualmente rivisto al rialzo nella data del 30 maggio, prima dell’apertura della 4° giornata di emissione.
Per i sottoscrittori della prima ora è previsto anche un extra premio finale (c.d. premio fedeltà) pari all’1% lordo sull’importo di debito nominale sottoscritto. Come sempre, esso è riservato solo a coloro che acquistano il titolo in emissione e lo detengono in portafoglio fino a naturale scadenza (giugno 2032).
Il Tesoro ha previsto il rimborso anticipato?
A differenza dei recenti bond retail come il BTP Valore o il BTP Più, la cedola avrà periodicità semestrale e non trimestrale, e quindi come per la maggioranza dei BTP emessi. Ancora, rispetto al recente BTP Valore di fine febbraio non ci sarà nessuna data di rimborso anticipato garantita dal MEF come nel caso del BTP Più. Quest’ultimo prevede infatti l’esercizio della call nel 2029 rimessa nelle mani del risparmiatore (solo per chi ha comprato in emissione), al termine dei primi 4 anni sugli 8 di durata complessiva.
Tuttavia, chi intenderà liquidare il BTP Italia anzitempo lo potrà fare liberamente sul MOT, il mercato secondario delle obbligazioni e titoli di Stato. A quale prezzi? Semplice: a quelli vigenti sul mercato al tempo stesso della cessione del titolo. L’investimento, in definitiva, non è vincolato nel tempo come lo potrebbe esser nel caso del conto deposito vincolato con esclusione della possibilità di svincolo.
È in arrivo il BTP Italia 2032 che protegge i risparmi dai prezzi che salgono: 10 cose da sapere
Il taglio minimo di sottoscrizione resta sempre invariato a 1.000 € e relativi multipli. I risparmiatori retail (famiglie e investitori individuali) avranno la garanzia di vedersi soddisfatta l’intera domanda da essi richiesta.
Ancora, l’emissione avverrà alla pari, ossia a 100, e il capitale è garantito a scadenza.
Un altro piccolo “guadagno” già noto a priori riguarda la commissione d’acquisto (in genere intorno ai 10-20 €). Essa non è prevista a carico dei piccoli risparmiatori che l’acquistano nei giorni di collocamento, cioè dal 27 al 29 maggio 2025. Questa spesa sarà assolta dell’emittente in nome e per conto del “cliente” (il risparmiatore). Ogni altro acquisto e/o vendita del titolo durante tutto il periodo di maturazione resterà sempre a carico del risparmiatore ai costi previsti dal proprio intermediario.
La tassazione sugli interessi (ed eventuale capital gain) come sempre è agevolata e al 12,50%, al pari di tutti i titoli di Stato e i buoni fruttiferi postali. Infine ricordiamo l’esclusione dal calcolo ISEE fino alla soglia dei 50mila € investiti in titoli di Stato, BTP Italia incluso.
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