Zuckerberg sfida OpenAI e Google con un’app separata per Meta AI

Giorgia Paccione

30 Aprile 2025 - 15:25

Meta lancia un’app autonoma per il suo assistente AI, puntando a competere direttamente con ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google.

Zuckerberg sfida OpenAI e Google con un’app separata per Meta AI

Il 29 aprile 2025, Meta Platforms, la società madre di Facebook, ha annunciato il lancio di una nuova applicazione dedicata esclusivamente a Meta AI, il suo assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale.

Dopo aver integrato l’AI nelle sue principali piattaforme social, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg punta ora a competere direttamente con giganti come Chat GPT di OpenAI e Gemini di Google, già leader nel settore.

Fino a oggi, Meta AI era accessibile solo tramite WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger. Con la nuova app autonoma, l’assistente AI sarà invece disponibile a un pubblico ancora più ampio, inclusi gli utenti che non utilizzano i social network di Meta.

L’obiettivo dichiarato è quello di ampliare la platea di utilizzatori e offrire un’esperienza più ricca e personalizzata, sfruttando la vasta base dati degli account Facebook e Instagram collegati.

La nuova app si basa su Llama 4, il modello linguistico proprietario di Meta, progettato per competere con i più recenti modelli di OpenAI, Google, Deepseek e Anthropic.

Llama 4 offre miglioramenti significativi nelle capacità di ragionamento, supporto multilingue e maggiore efficienza, elementi chiave per distinguersi in un mercato sempre più affollato.

Un’app autonoma per Meta AI: la nuova strategia di Zuckerberg

L’app Meta AI introduce una serie di novità che la rendono competitiva rispetto alle soluzioni rivali. Gli utenti potranno interagire con l’assistente sia tramite testo che voce, generare e modificare immagini, e accedere a un feed Discover dove esplorare e condividere prompt AI con amici e follower.

L’esperienza viene ulteriormente personalizzata grazie alla possibilità di collegare i propri profili Facebook e Instagram, consentendo a Meta AI di fornire risposte su misura basate sulle preferenze e sulle attività online degli utenti.

Un altro punto di forza è l’integrazione con i Ray-Ban Meta Smart Glasses Gli utenti potranno avviare una conversazione con Meta AI dagli occhiali e proseguirla sull’app o viceversa, senza la necessità di utilizzare lo smartphone.

Questa sinergia tra hardware e software rappresenta un vantaggio competitivo per Meta, che può così offrire un’esperienza AI immersiva senza precedenti.

Meta ha inoltre annunciato l’intenzione di testare un modello di abbonamento a pagamento per le versioni avanzate dell’assistente AI, seguendo la strategia già adottata da OpenAI con ChatGPT Plus e da Google con Gemini Advanced.

L’abbonamento offrirà funzionalità premium come la memorizzazione delle conversazioni e l’accesso a strumenti esclusivi, anche se gli analisti prevedono che i ricavi significativi da questo servizio non arriveranno prima del prossimo anno.

La sfida di Meta nel mercato globale dell’AI

Il lancio dell’app autonoma Meta AI rappresenta una chiara risposta alla crescente concorrenza nel settore dell’intelligenza artificiale.

OpenAI, Google e altri player stanno investendo miliardi per conquistare quote di mercato, e Meta non vuole restare indietro. La società punta infatti a raggiungere un miliardo di utenti per il suo assistente AI, sfruttando la forza del proprio ecosistema digitale e la capacità di offrire un’esperienza sempre più personalizzata e integrata.

Tuttavia, la partita non si gioca solo sul piano tecnologico: la fiducia degli utenti, la gestione dei dati personali e la trasparenza sulle modalità di utilizzo delle informazioni saranno elementi determinanti per il successo di Meta AI.

L’azienda dovrà dimostrare di saper coniugare innovazione, privacy e facilità d’uso con l’ambizione di ridefinire il futuro dell’AI consumer.

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