WhatsApp, basta spingere questo tasto per nascondere le chat a Meta

Luna Luciano

25 Agosto 2025 - 19:55

Una nuova funzione di WhatsApp consente di bloccare l’accesso di Meta AI alle conversazioni. Ecco come funziona e quali sono i suoi limiti.

WhatsApp, basta spingere questo tasto per nascondere le chat a Meta

Come si può nascondere le chat a Meta? Da quando l’intelligenza artificiale è entrata nelle nostre vite, certe pratiche si sono velocizzate e semplificate, tuttavia l’IA ha anche i suoi contro, come il leggere le altre chat. Una funzione che potrebbe essere percepita come una violazione della privacy.

È il caso di WhatsApp, l’app di messaggistica più usata al mondo, che negli ultimi mesi ha visto l’integrazione della Meta AI, l’assistente intelligente del gruppo guidato da Mark Zuckerberg. Un supporto utile per rispondere velocemente a dubbi, domande o ricerche, ma che allo stesso tempo ha sollevato timori tra gli utenti: in che misura l’IA ha accesso alle conversazioni? Può davvero “leggere” ciò che ci scriviamo con parenti, amici o colleghi?

La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. L’intelligenza artificiale di Meta non monitora costantemente tutte le chat, ma può essere attivata in modo volontario o accidentale attraverso un semplice comando. Per chi teme che questo comprometta la propria privacy, WhatsApp ha da poco introdotto una nuova impostazione che permette di disattivare l’assistente nelle conversazioni private e di gruppo. Si tratta della funzione “Privacy avanzata della chat”, un piccolo interruttore che può fare la differenza nella tutela dei propri dati. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Meta AI e WhatsApp, come funziona?

Meta AI è stata pensata per integrarsi in modo fluido nelle conversazioni WhatsApp. L’attivazione è semplice: basta digitare “@Meta AI” in una chat privata o di gruppo e l’assistente prende parte alla conversazione, offrendo risposte automatiche o supporto in tempo reale. In quel momento, il messaggio contenente il comando viene trasferito all’intelligenza artificiale, che lo elabora e restituisce un output.

È importante chiarire un aspetto: non tutti i messaggi sono leggibili dall’IA. Per impostazione predefinita, WhatsApp mantiene la crittografia end-to-end, il che significa che i contenuti restano visibili solo ai partecipanti alla chat. L’unica eccezione riguarda i messaggi che attivano esplicitamente Meta AI: in quel caso, l’assistente riceve il testo necessario per rispondere.

Tuttavia, i dubbi degli utenti non sono del tutto infondati. Secondo diversi osservatori, tra cui la piattaforma di informazione tecnologica Netzpolitik.org, Meta raccoglie comunque una serie di dati tecnici legati all’utilizzo di WhatsApp. Si tratta di informazioni come il nome utente, l’indirizzo IP, l’orario dell’ultima attività online e altri metadati. Questi dati, pur non includendo i contenuti delle conversazioni, possono delineare un profilo dettagliato delle abitudini digitali di una persona.

Il rischio maggiore nelle chat di gruppo riguarda l’attivazione involontaria: basta che un partecipante richiami l’assistente con il simbolo “@” e il messaggio collegato finirà nei sistemi di Meta. È proprio per rispondere a questa preoccupazione che WhatsApp ha introdotto un nuovo strumento di tutela della privacy.

Come nascondere le chat di WhatsApp a Meta?

La novità introdotta da WhatsApp si chiama “Privacy avanzata della chat”, una funzione disponibile sia nelle chat private che in quelle di gruppo. Attivandola, nessun partecipante potrà più utilizzare l’assistente Meta AI attraverso il comando “@”. In pratica, l’IA viene esclusa in maniera totale da quella conversazione.

Il procedimento è semplice: basta entrare nella chat desiderata, accedere alle impostazioni e attivare l’opzione dedicata. A quel punto comparirà una notifica che informa tutti i membri del gruppo dell’avvenuta modifica. Una particolarità importante è che questa azione non richiede i privilegi di amministratore: chiunque può abilitare o disabilitare la protezione, rendendola immediatamente operativa.

Nonostante l’utilità, la funzione presenta alcuni limiti da non sottovalutare. In primo luogo, non impedisce la possibilità che altri utenti possano fare screenshot, copiare o inoltrare i messaggi. Inoltre, la raccolta dei metadati da parte di Meta resta invariata, anche con la protezione attiva. Infine, l’impostazione non riguarda l’intera applicazione, ma solo la singola chat: bisogna quindi attivarla manualmente per ogni conversazione che si desidera proteggere.

In altre parole, la “Privacy avanzata della chat” rappresenta un passo avanti importante, ma non la soluzione definitiva. Chi usa WhatsApp dovrebbe comunque adottare buone pratiche digitali, evitando di condividere informazioni riservate in gruppi numerosi e mantenendo sempre alta l’attenzione contro tentativi di frode o phishing.

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