Naver, colosso digitale coreano, rafforza la sua presenza in Europa acquisendo il marketplace Wallapop. La piattaforma di Barcellona continuerà a operare con brand e management autonomi.
Naver, gigante dell’innovazione tecnologica e principale motore di ricerca della Corea del Sud, ha annunciato l’acquisizione di Wallapop, la nota piattaforma spagnola dedicata al commercio di beni di seconda mano, per una cifra pari a 600 milioni di euro. L’operazione, approvata dalla maggioranza degli azionisti e valutata globalmente circa 650 milioni post-money, sarà completata una volta ottenute le necessarie autorizzazioni regolatorie.
Fondata nel 2013 e con sede a Barcellona, Wallapop ha saputo imporsi nel mercato meridionale europeo grazie a un modello di consumo consapevole e alla promozione della cosiddetta “second-hand economy”. La piattaforma connette oggi oltre 19 milioni di utenti mensili in paesi come Spagna, Italia e Portogallo e ogni anno ospita più di 100 milioni di nuove inserzioni. Nel 2024 ha raggiunto il pareggio operativo sul mercato spagnolo, superando i 100 milioni di euro di fatturato e prevede di raggiungere nuovi livelli di ricavi e profittabilità nel 2025.
Grazie all’acquisizione, Wallapop potrà infatti accrescere il proprio potenziale tecnologico, beneficiando delle competenze avanzate di Naver in ricerca, pubblicità e sistemi di pagamento.
“Questa partnership ci permetterà di accelerare sviluppo e innovazione, rafforzando la nostra missione nel commercio C2C”, ha dichiarato Rob Cassedy, CEO di Wallapop, confermando come la piattaforma manterrà sede, team e brand autonomi a Barcellona, continuando a coltivare il rapporto diretto con la propria comunità.
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Chi è Naver, il colosso tecnologico sud-coreano che ha rilevato Wallapop
Fondata alla fine degli anni Novanta, oltre a essere diventata il principale motore di ricerca della Corea del Sud, la società ha saputo trasformarsi progressivamente in una tech-company globale, investendo massicciamente in startup e scale-up internazionali. Nel 2023, ad esempio, ha acquistato il marketplace statuitense Poshmark e, nel solo contesto europeo, ha già destinato oltre 500 milioni di euro a investimenti in 30 società, tra cui otto unicorni, consolidando una presenza sempre più rilevante tra i principali attori digitali del Vecchio Continente.
Dal 2017, gestisce inoltre a Grenoble, in Francia, il centro di ricerca Naver Labs Europe, nato dall’acquisizione del Xerox Research Centre Europe.
A livello globale, Naver ha chiuso il 2024 con 7,27 miliardi di euro di ricavi e a giugno ha raggiunto una capitalizzazione di mercato pari a 30,9 miliardi di euro, posizionandosi come quinta azienda quotata in Corea del Sud in termini di dimensioni.
Il CEO Soo-yeon Choi ha rimarcato la volontà di “preservare l’identità unica di Wallapop e rafforzarla con le nostre tecnologie, per confermarla leader del re-commerce in Europa meridionale”. L’intenzione è valorizzare il brand locale senza snaturarne l’essenza, portando al contempo know-how, risorse tecniche e nuove opportunità di crescita sul mercato europeo.
Cosa cambia per Wallapop e per il mercato europeo del second hand
L’acquisizione di Wallapop rappresenta una tappa importante per il panorama europeo dei marketplace second hand. L’apporto tecnologico e strategico di Naver consentirà alla piattaforma di accelerare l’introduzione di nuove funzionalità, espandersi più rapidamente e sviluppare modelli avanzati di interazione tra utenti, pubblicità mirata e sistemi di pagamento evoluti, senza rinunciare alla propria identità “local-first”.
Naver, dal canto suo, conferma una strategia che punta a consolidare la presenza fuori dai confini asiatici, replicando anche nel Vecchio Continente i successi ottenuti nel mercato domestico e negli Stati Uniti. Come sottolineato dallo stesso CEO della multinazionale coreana, la missione è “espandere l’impatto di Wallapop in tutta l’Europa meridionale”, integrando eccellenze locali in una più ampia visione globale della digital economy.
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