Venti contrari sull’oro: cosa fa scendere il prezzo?

Claudia Cervi

13/05/2022

13/05/2022 - 12:06

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Tutta colpa della Fed che per frenare l’inflazione aumenta i tassi di interesse facendo impennare il dollaro. Ecco cosa fa scendere il prezzo dell’oro.

Venti contrari sull’oro: cosa fa scendere il prezzo?

Giovedì i futures sull’oro hanno accelerato al ribasso terminando la seduta a 1.824,60$ l’oncia. Con un dollaro così forte l’oro non riesce a proteggere gli investitori dalle pressioni inflazionistiche

I dati sull’inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti pubblicati mercoledì hanno deluso gli investitori alimentando i timori sulle prospettive di inflazione e tassi di interesse: l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è salito dello 0,3% ad aprile, oltre le attese fissate al +0,2% ma in rallentamento da marzo (+1,2%) portano all’8,3% il tasso annuo dall’8,5% precedente. La lettura di aprile suggerisce che l’inflazione possa aver raggiunto il picco, ma resta comunque su livelli insostenibili.

Il commento di Joe Biden ai dati non è infatti rassicurante: «l’inflazione è troppo alta, a livelli inaccettabili». «Anche se non interferirei con l’indipendenza della Fed - ha poi aggiunto - ritengo che abbiamo un’economia e un mercato del lavoro forti e sono d’accordo con Powell sul fatto che la minaccia numero uno è l’inflazione».
I piani della Fed sono già noti ed è atteso un nuovo rialzo dei tassi di interesse di 50 punti già nel corso del prossimo meeting di giugno.

Tassi in crescita e oro

Quando i tassi aumentano diventa più conveniente trattenere e prestare denaro, spingendo gli investitori verso attività meno rischiose. L’oro, da sempre considerato un asset rifugio, risente tuttavia dell’aumento dei tassi di interesse a breve termine e dei rendimenti obbligazionari, che aumentano il costo opportunità di detenerlo. Ma soprattutto risente del rapporto con il dollaro, che nel rapporto con le principali valute continua a essere scambiato sui livelli più alti degli ultimi 20 anni.

L’oro continua ad affrontare venti contrari e questa tendenza, secondo molti analisti interpellati da Reuters, potrebbe proseguire fino all’estate.

Quadro grafico dell’oro: i livelli da monitorare

Dal punto di vista grafico è stata una settimana critica per l’oro. Il prezzo future ha violato in rapida successione due supporti tecnici di rilievo: la media esponenziale a 200 sedute passante da 1.858$ e la trend line disegnata dai minimi di agosto, passante da 1.835$, favorendo un calo verso 1.809$. Se anche questo riferimento dovesse saltare l’oro potrebbe presto rivedere quota 1.800 prima di tentare un rimbalzo. Lo scenario precipiterebbe poi nel caso di violazione dei supporti statici a 1.780, circostanza che alimenterebbe nuove vendite in direzione di 1.750 almeno, con supporti successivi a 1.720 e 1.675$, minimo di marzo 2021 e base di un doppio massimo in formazione dai top del 2020. Le prospettive dell’oro migliorerebbero invece oltre area 1.855/1.860: atteso in quel caso il ritorno sui 1.880 $ e più sopra fino a 1.890 circa.

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