Quanto vale il calcio in Italia? Volume d’affari e impatto economico del pallone nel nostro paese

Alessandro Cipolla

15/07/2019

15/07/2019 - 15:15

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Oltre che tanta passione, il calcio in Italia è capace di produrre un volume d’affari record ma anche un impatto socio-economico che nella stagione 2017-2018 ha superato i 3,5 miliardi di euro.

Quanto vale il calcio in Italia? Volume d’affari e impatto economico del pallone nel nostro paese

Il calcio, come è ben noto, è lo sport più amato in Italia, oltre che il più praticato e seguito, riuscendo nel nostro paese a produrre un volume d’affari record stando alle ultime cifre snocciolate dalla SIAE.

Per distacco infatti il pallone nostrano è al vertice dei ricavi per quanto riguarda l’intrattenimento e lo spettacolo, generando nel 2018 un giro d’affari pari a quasi 2,4 miliardi, per una cifra in sostanza stabile rispetto a quella del 2017.

Stando invece all’ultimo ReportCalcio di Pwc realizzato in collaborazione con la FIGC, nella stagione 2017-2018 il calcio in Italia ha avuto un impatto socio-economico complessivo di 3,5 miliardi, con circa la metà di questa cifra che è stata generata dai principali cinque club.

Quanto vale il calcio in Italia

Anche se non sta attraversando il suo momento di forma migliore, vista la mancata partecipazione al Mondiale 2018 in Russia e che non si alza un trofeo in campo europeo da anni, il calcio in Italia rimane sempre una delle principali industrie del paese.

Il pallone infatti si conferma un’autentica macchina da soldi, anche se per quanto riguarda la Serie A nel campionato appena concluso sono diminuiti gli spettatori davanti alla TV, dato questo che può essere attribuito anche alla nuova divisione dei diritti televisivi.

Stando a quanto pubblicato dalla SIAE nel suo annuario dedicato al 2018, nel totale il volume d’affari dell’intrattenimento e dello spettacolo registrato in Italia è stato di 6,85 miliardi di euro.

Di questi la maggioranza provengono dallo sport, che contribuisce per una fetta complessiva pari a 2,94 miliardi. Per capire l’importanza di questa cifra, basti pensare che al secondo posto ci sono le attività di ballo con 1,07 miliardi e al terzo il cinema con 0,68 miliardi.

Nello sport a fare la parte del leone è ovviamente il calcio, con un volume d’affari che nel 2018 è stato pari a 2,37 miliardi. Oltre un terzo di quanto registrato dalla SIAE nel 2018 proviene quindi dal pallone.

Il ReportCalcio 2019 invece realizzato da Pwc in collaborazione con la FIGC, per calcolare l’impatto socio-economico del calcio nella stagione2017-2018 ha tenuto conto anche dei benefici del calcio a livello sociale e sanitario.

Con un +6% rispetto all’anno precedente, il valore complessivo della produzione dei tre principali campionati calcistici (Serie A, Serie B e Serie C) in Italia ha toccato la cifra record di 3,55 miliardi.

Di questi più di 3 miliardi sono stati generati dalla sola Serie A e per il 54% dai cinque top club nostrani: Juventus, Inter, Milan, Roma e Napoli. Le ultime cinque società invece hanno inciso soltanto per il 7% dei ricavi del massimo campionato.

Una differenza questa dettata soprattutto dalla disparità di quanto incassato dai diritti televisivi, che rappresentano per tutte le società della nostra Serie A la principale voce di incasso nei bilanci.

E se è diminuito il numero di tifosi davanti la TV, sono aumentati invece i ricavi degli ingressi da stadio, con circa un milione di persone in più rispetto alla stagione precedente che nel complesso hanno assistito agli incontri dal vivo.

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