È valido il testamento scritto a mano in casa senza notaio?

Ilena D’Errico

15 Luglio 2025 - 00:10

Testamento scritto a mano in casa senza notaio: quando è valido, cosa controllare e cosa succede se è nullo.

È valido il testamento scritto a mano in casa senza notaio?

L’immaginario del testamento ritrovato in qualche cassetto impolverato non è così lontano dalla realtà. Tra i pochi italiani che fanno testamento, una buona parte preferisce scriverlo in autonomia, in casa e rigorosamente senza notaio. Così si risparmia, si mantengono una segretezza e una riservatezza assolute e spesso ci si sente più liberi di dividere il patrimonio. C’è però un dubbio, che accomuna testatori ed eredi, sull’efficacia di questo testamento. Scopriamo quindi quando è valido e cosa succede quando non lo è.

Il testamento scritto a mano in casa è valido?

In molti si chiedono se il testamento scritto a mano sia valido, probabilmente perché un documento scritto in questo modo appare poco ordinato e formale. In realtà, l’unico tipo di testamento che le persone possono fare in autonomia è il testamento olografo.

Il requisito essenziale di questo testamento è proprio la scrittura a mano, indicato proprio dal termine “olografo”. Quindi, non solo il testamento scritto a mano è valido, ma non sarebbe valido se mancasse il requisito della scrittura a mano.

Di conseguenza, non è possibile far testamento con mezzi diversi dalla scrittura (come un testamento orale o videoregistrato) ma non è nemmeno possibile scrivere il testamento con il pc o a macchina. Il testamento olografo deve poi essere firmato, sempre a mano dal testatore.

Firmare a mano il testamento scritto al pc e poi stampato non lo rende valido, ma è necessario che tutte le parti del documento siano scritte di pugno dal testatore. Ciò è necessario perché manca l’autenticazione della scrittura e della firma eseguita dal notaio. Permettere la scrittura a pc del corpo del testamento potrebbe, invece, dar luogo a compromissioni e aggiunte.

Non solo, il testatore non può nemmeno essere guidato nella scrittura, al massimo è concesso che gli venga sostenuto il braccio. In caso di impossibilità, dunque, è necessario rivolgersi al notaio.

Dove si può scrivere il testamento

L’autografia è il requisito essenziale del testamento olografo, che deve essere scritto e firmato a mano dal testatore. Di norma, il testamento deve essere scritto su un supporto di carta, ma non ci sono particolari limitazioni in merito.

Può trattarsi di un semplice foglio A4, così come di un taccuino o perfino di un fazzoletto di carta. L’importante è che sia scritto a mano dal testatore stesso, quindi qualsiasi supporto è teoricamente valido ma – per evitare incertezze e contestazioni - è preferibile scegliere strumenti che non diano atto a cancellazioni e modifiche da parte di terzi.

La giurisprudenza, peraltro, riconosce la possibilità di far testamento anche su supporti diversi dalla carta e poco convenzionali. Per esempio, è accettato il testamento scritto sul muro o sul pavimento dal moribondo che vuole lasciare le sue ultime volontà ma non ha altri mezzi per farlo.

Cosa usare per scrivere il testamento

Per le stesse ragioni, non ci sono regole specifiche sul mezzo da usare per la scrittura. Convenzionalmente è preferibile utilizzare la penna, soprattutto per semplificare la comprensione del testo e anche per evitare compromissioni dello stesso. Non mancano, però, sentenze che hanno riconosciuto la validità del testamento scritto a matita o con altri strumenti insoliti (gessi, carbone, pennelli, vernice e perfino sangue).

La validità del testamento è sottoposta alla dimostrazione che si tratta delle effettive disposizioni del testatore e non di una bozza. La valutazione del giudice sulla legittimità tiene conto della situazione particolare in cui è stato redatto. Per fare un esempio fra i più incisivi, si pensi a chi è gravemente ferito e voglia lasciare le proprie disposizioni ma non ha altri mezzi che il proprio sangue, a chi avverte un malore e utilizza le prime cose che trova vicino a sé.

Quando il testamento è redatto in condizioni ordinarie è quindi preferibile l’utilizzo della penna, preferibilmente in un colore scuro che garantisce una maggiore durata nel tempo. In questo modo, si limitano le possibili contestazioni delle disposizioni testamentarie.

Testamento valido anche senza notaio

In sintesi, è del tutto possibile scrivere il testamento senza notaio, in casa o in qualsiasi altro posto si preferisca. La scelta deve essere ben ponderata, perché l’onorario del professionista non è un inutile vezzo. La consulenza del notaio può infatti servire a regolamentare una divisione particolarmente complessa, gestire il patrimonio ereditario senza problemi futuri agli eredi ma rispettando la volontà del titolare e conservare il documento in maniera idonea. Al netto di questa valutazione, il testamento senza notaio può essere redatto senza problemi, neanche di validità. Devono però essere presenti i seguenti requisiti:

  • scrittura a mano del testatore in ogni parte del documento;
  • libera volontà e piena capacità di intendere e di volere;
  • data;
  • firma autografa.

Nulla vieta di conservarlo in casa, ma è preferibile organizzarsi affinché sia al sicuro e al contempo facile da rinvenire per gli eredi. A tal proposito, si ricorda che la custodia del testamento può essere affidata al notaio, anche quando è stato scritto in autonomia, eventualmente come testamento segreto.

Cosa succede se il testamento non è valido

Il testamento non valido può essere nullo o annullabile. La nullità può essere fatta valere da chiunque ne abbia interesse senza limiti di tempo e riguarda spesso il testamento olografo, quando mancante dei requisiti di forma e contenuto (oltre a quanto detto sono vietati i testamenti reciproci e congiunti, come pure le finalità illecite). Il testamento è invece annullabile quando il vizio è meno grave, compresa l’incapacità di intendere e di volere del testatore, ma anche il testamento scritto per violenza, dolo o errore. L’annullabilità deve però esser fatta valere entro 5 anni dalla pubblicazione. In entrambi i casi, comunque, non può essere applicato o deve essere riconosciuta l’invalidità delle disposizioni a seguito di una causa civile avviata dagli interessati. Il patrimonio dovrà quindi essere diviso secondo la legge o un precedente testamento valido.

Iscriviti a Money.it