Il governo accelera sulla terza dose: il ministro Speranza invita tutti gli over 60 a prenotarla mentre l’esecutivo pensa a un calendario delle somministrazioni andando per categorie.
Le dosi ci sono. Il richiamo del vaccino anti-Covid può essere fatto al più presto da tutti gli over 60. E proprio in questa direzione va l’invito del ministro della Salute, Roberto Speranza, che chiede a tutti gli italiani che possano farlo di ricevere la terza dose nelle prossime settimane.
Il governo punta ad accelerare sulla somministrazione della terza dose anche a causa dell’aumento dei contagi (tornati sopra quota 4mila) registrato negli ultimi giorni in Italia. L’esecutivo sta già valutando un piano per la somministrazione della terza dose, una sorta di calendario con tutte le tappe per ogni categoria.
L’invito di Speranza: prenotate la terza dose
Speranza invita a non abbassare la guardia e chiede a tutti gli italiani che possono ricevere la terza dose di prenotarla il prima possibile. Queste le parole del ministro della Salute:
“Ci si può vaccinare con la terza dose a partire dai 60 anni. Il nostro invito perciò è rivolto a tutti, a iniziare dal personale sanitario, dalle Rsa, ma in generale a tutte le persone che hanno più di 60 anni per le quali siano passati almeno sei mesi dal completamento del ciclo. È un passaggio fondamentale per proteggerci ancora meglio. E non abbiamo nessun problema di scorte, le dosi ci sono, siamo in grado di assicurare a tutti la terza dose”.
Vaccino, terza dose per tutti dal 2022
La terza dose potrebbe presto essere estesa a tutta la popolazione. A confermarlo è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “Verosimilmente la terza dose sarà necessaria per tutti. Entro l’anno si partirà con anziani e personale sanitario. Poi da gennaio 2022 toccherà al resto della popolazione”, afferma a Radio Capital.
Sileri aggiunge un dettaglio al calendario dei richiami: si darà precedenza a chi ha fatto il vaccino Johnson & Johnson, essendo la seconda dose di questo vaccino prevista già a due mesi di distanza dalla prima. Da gennaio si passerà poi al resto della popolazione seguendo un semplice criterio: si andrà in base a quando sono state ricevute la prima e la seconda dose, ovvero quando si è completato il ciclo vaccinale primario.
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L’altro sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ritiene ragionevole che entro fine anno si possa decidere per un’estensione della platea per la terza dose: “I dati ci dicono che la protezione cala dopo un certo arco temporale. Cala più rapidamente negli anziani e più lentamente nei giovani”, dice.
Il calendario del governo per la terza dose: quali categorie avranno priorità
Il piano del governo per la terza dose ha preso il via con la vaccinazione degli over 80 (per una platea di 4,3 milioni di persone), seguiti dal personale e dagli ospiti delle Rsa (circa mezzo milione). Ora si è passati anche al personale sanitario, ai fragili e a tutti gli over 60.
A chi toccherà dopo? I primi dovrebbero essere i vaccinati con il monodose di Johnson & Johnson che richiede un richiamo dopo due mesi dalla prima inoculazione. Per chi ha ricevuto gli altri vaccini (AstraZeneca, Pfizer o Moderna) il richiamo è invece previsto a sei mesi di distanza dalla seconda dose.
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I primi a essere richiamati potrebbero essere gli insegnanti. Che sono stati, peraltro, fra i primi a ricevere il vaccino, in primavera: i sei mesi per loro sono passati o sono vicini alla scadenza.
Inoltre chi lavora nelle scuole è a costante contatto con gruppi numerosi di persone quasi sempre non vaccinate, considerando che il vaccino non è ancora stato autorizzato al di sotto dei 12 anni. Per questi motivi potrebbero essere loro i prossimi a ricevere la terza dose, seguiti poi dal resto della popolazione andando probabilmente per fasce d’età così come avvenuto per il primo ciclo vaccinale.
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