Vaccini mRna efficaci anche con anticorpi più bassi: lo studio

Violetta Silvestri

28/08/2021

28/08/2021 - 16:34

condividi

Mentre si discute sull’opportunità o meno di programmare la terza dose del vaccino anti-Covid, uno studio spiega perché il siero mRna è efficace anche quando gli anticorpi diminuiscono.

Vaccini mRna efficaci anche con anticorpi più bassi: lo studio

Il vaccino anti-Covid è fondamentale per la lotta alla pandemia e è ormai provata la sua capacità di arginare contagi e infezioni gravi con la formazione di anticorpi.

Altrettanto certo, però, è che con il tempo le difese immunitarie prodotte con l’iniezione si abbassano: il vaccino, allora, quanto tempo è davvero protettivo?

Mentre si cerca di rispondere a questo interrogativo, dal quale dipende la validità del green pass e la necessità o meno di una terza dose, uno studio scientifico offre una risposta positiva.

I vaccini mRna proteggono anche con anticorpi bassi: il motivo.

Vaccini mRna e anticorpi memorizzati: lo studio

Gli anticorpi contro il coronavirus diminuiscono nel tempo, ma il sistema immunitario ha un piano di riserva, secondo uno studio condotto da scienziati dell’Università della Pennsylvania, dove è stata sviluppata la tecnologia per i vaccini mRna.

I ricercatori della Perelman School of Medicine hanno monitorato 61 persone per sei mesi dopo l’immunizzazione con vaccini mRna. Il team ha notato che gli anticorpi sono gradualmente diminuiti, ma che le iniezioni hanno generato una memoria immunitaria durevole contro SARS-CoV-2 sotto forma di cellule B e T, aumentate nel tempo per aiutare a scongiurare malattie gravi.

Come spiegato nello studio:

“Se gli anticorpi diminuiscono e si ottiene un po’ di infezione locale, ci sono cellule B di memoria che si rinnovano o rispondono molto rapidamente per produrre nuovi anticorpi neutralizzanti.”

Le cellule B di memoria generate dai vaccini mRna prodotti da Moderna e Pfizer e dal suo partner BioNTech sembravano migliori nel bloccare le varianti del virus tra cui alfa, beta e delta, rispetto a quelle prodotte in risposta a un caso lieve di Covid -19.

Inoltre, dopo sei mesi sono stati rilevati alti livelli di cellule T indotte dal vaccino, un tipo di globuli bianchi in grado di trovare e uccidere le cellule infette da virus, mantenendo un’ulteriore armatura per proteggerci.

Terza dose di vaccino necessaria o no?

La preoccupazione che i vaccini Covid stiano fornendo uno scudo debole contro la variante Delta più trasmissibile nei Paesi che hanno iniziato le vaccinazioni in anticipo ha spinto le autorità sanitarie a considerare l’offerta di terze dosi per aumentare i livelli di anticorpi.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto venerdì che la sua amministrazione sta valutando se iniziare a offrire dosi extra cinque mesi dopo aver ricevuto una seconda dose.

Sebbene le terze dosi promettano di rafforzare gli anticorpi e renderli migliori nel bloccare l’infezione, il corpo ha il suo supporto naturale per difendersi dal Covid anche quando i livelli di anticorpi circolanti diminuiscono, stando ai risultati dello studio.

Iscriviti a Money.it