Attacchi al petrolio saudita, USA mandano truppe: “Natura difensiva”

Mario D’Angelo

21 Settembre 2019 - 11:30

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Donald Trump, in risposta alla richiesta del regime saudita, invierà nuovi plotoni in Medio Oriente in difesa del petrolio

Attacchi al petrolio saudita, USA mandano truppe: “Natura difensiva”

Donald Trump approva l’invio di truppe in Arabia Saudita. Venerdì 20 Settembre il presidente degli Stati Uniti ha accordato l’aiuto militare dopo il più grande attacco di sempre agli impianti di petrolio saudita, che Washington ha attribuito all’Iran. Due giorni fa, i prezzi del petrolio erano ricominciati a scendere dopo l’annuncio che Trump non avrebbe attaccato Teheran.

Washington invia truppe in Arabia Saudita

Il Pentagono ha detto che il dispiegamento di forze consisterà di un numero moderato di soldati, e sarà di natura “difensiva”. La presenza dell’esercito USA favorirà anche l’invio di equipaggiamento militare nella regione, sia in Arabia Saudita che negli Emirati Arabi Uniti. Questo potrebbe includere anche unità anti-missilistiche, droni e jet da combattimento. Si starebbe anche valutando l’ipotesi di tenere una portaerei in pianta stabile.

Così ha fatto l’annuncio il ministro della Difesa Mark Esper: “Il presidente ha approvato lo spiegamento di forze USA che sarà di natura difensiva e primariamente focalizzato per la difesa aerea e missilistica”. Esper ha aggiunto che il supporto era stato richiesto dallo stesso regime saudita, e ha aggiunto: “Lavoreremo per accelerare l’invio di equipaggiamento militare al regno dell’Arabia Saudita e agli EAU per potenziare la loro capacità di difendersi da soli”.

Trump vuole evitare conflitto con Iran

Trump ha detto che “di certo sembra” che sia stato l’Iran ad effettuare l’attacco, ma che vuole anche evitare la guerra: “La cosa più facile che potrei fare sarebbe, ‘Ok, distruggete 15 cose importanti in Iran’... Ma non è quello che sto cercando di fare”. Anche Esper ha ribadito che gli Stati Uniti non cercano il conflitto con l’Iran e ha fatto appello a Teheran di ritornare sui canali diplomatici.

Dal canto suo, l’Iran continua a negare di aver preso parte all’attacco, che comunque è stato rivendicato dai ribelli yemeniti Houthi. L’escalation di tensioni in Medio Oriente è partita dopo Trump è uscito dall’accordo sul nucleare di Teheran, imponendo sanzioni. Per mesi, funzionari iraniani hanno lanciato velate minacce, dicendo che anche ad altri sarebbe stata impedita l’esportazione di petrolio.

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