UniCredit, Orcel anticipa la data dei conti. Incognita BPM e la sbornia di buy sulle azioni che fa impallidire il Ftse Mib

Laura Naka Antonelli

02/07/2025

L’annuncio di UniCredit sulla data in cui il CDA approverà i conti e quella in cui avverrà la loro presentazione. Spettacolare il trend delle azioni.

UniCredit, Orcel anticipa la data dei conti. Incognita BPM e la sbornia di buy sulle azioni che fa impallidire il Ftse Mib

UniCredit ha anticipato la data della riunione con cui il CDA approverà i risultati di bilancio del secondo trimestre e del primo semestre del 2025.

La data è stata spostata dal 28 luglio a martedì 22 luglio 2025, stando a quanto ha reso noto la banca italiana con una nota.

Di conseguenza, il CEO Andrea Orcel presenterà i conti in conference call nella data di mercoledì 23 luglio, rispetto alla data precedentemente fissata al prossimo 29 luglio.

OPS su Banco BPM, a che punto sono le adesioni

Si apprende intanto che l’OPS promossa da UniCredit su Banco BPM, iniziata il 28 aprile scorso, poi sospesa dalla Consob per 30 giorni su richiesta di Piazza Gae Aulenti lo scorso 23 maggio e ripresa in data lunedì 23 giugno, ha raccolto in data 1° luglio (ieri) 5.805 richieste di adesione, portando il totale delle azioni offerte in adesione dagli azionisti di Piazza Meda a quota 1.692.914, pari allo 0,11173% dei titoli oggetto dell’offerta.

L’OPS terminerà il prossimo 23 luglio, proprio il giorno in cui Orcel presenterà i conti della banca relativi ai primi sei mesi del 2025.

Borsa Italiana ha precisato che le azioni ordinarie di Banco BPM acquistate sul mercato nei giorni 22 e 23 luglio 2025 non potranno essere portate in adesione all’offerta.

Dopo il via libera dell’Unione europea all’offerta con cui UniCredit ha messo nel mirino Banco BPM, attraverso il sì (condizionato alla cessione a operatori qualificati di 209 filiali) annunciato dalla Direzione Generale della Concorrenza (DGCOMP), rimane per Orcel il grande scoglio rappresentato dal golden power che il governo Meloni ha deciso di esercitare sull’offerta, imponendo prescrizioni severe alla banca italiana.

Orcel, più volte, non ha escluso l’opzione di ritirare l’OPS, sulla scia della battaglia che Palazzo Chigi ha lanciato contro Piazza Gae Aulenti fin dall’annuncio dell’offerta su BPM, lo scorso 25 novembre.

Il trend delle azioni UniCredit e il paragone con Piazza Affari che fa impallidire il Ftse Mib

Ieri le azioni UCG hanno chiuso la sessione del Ftse Mib di Piazza Affari cedendo l’1,72%, a quota 55,93 euro.

Il trend dei titoli nel medio e lungo periodo rimane stellare.

Il guadagno YTD, ovvero dall’inizio del 2025, è stato pari a +49,6%, rispetto al +15,72% incassato dall’indice Ftse Mib.

Su base annua, le azioni UniCredit hanno segnato un rally di quasi +63%, rispetto al +17% circa del Ftse Mib.

Negli ultimi tre anni, le azioni sono volate di quasi +621%, rispetto al rialzo superiore a +85% dell’indice Ftse Mib.

Ancora più spettacolare la performance degli ultimi cinque anni, pari a +767%, rispetto al +104,6% circa del listino benchmark della borsa di Milano.

Nell’ultimo mese di contrattazioni a Piazza Affari, le cose per UniCredit non sono andate benissimo, ma neanche troppo male: le azioni hanno ceduto il 2%, rimanendo comunque forti di una performance che, negli ultimi tre mesi di trading, è stata di un aumento di oltre +6%.

Diversi gli analisti che continuano a credere nelle potenzialità del titolo. Il valore medio del target price per le azioni elaborato dal consensus è di 58,46 euro, a fronte di un prezzo obiettivo minimo di 35 euro e di un massimo di 73 euro.

Dei 18 analisti che hanno avviato una copertura sulle azioni UniCredit, 5 hanno un rating “Strong Buy” e 7 hanno assegnato ai titoli una valutazione pari a “Buy”. 5 sono i rating Hold e un solo rating è pari ad Underperform.

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